HP si prepara a raccogliere i frutti dell’intelligenza artificiale, ma molti dei suoi dipendenti non ne saranno felici. L’azienda ha annunciato un piano di licenziamenti che toccherà tra le 4.000 e le 6.000 persone da qui alla fine dell’anno fiscale 2028, e che sarà anche conseguenza delle innovazioni di lavoro e di processo rese possibili proprio dall’AI. L’annuncio è giunto a margine della presentazione dei numeri del quarto trimestre e dell’intero esercizio fiscale 2025.
Numeri che non hanno soddisfatto in pieno le aspettative di alcuni analisti, tra cui quelli di Bloomberg. L’azienda californiana ha comunque ottenuto una crescita anno su anno pari al 4,2% per quanto riguarda i ricavi trimestrali, pari a 14,6 miliardi di dollari; per i 12 mesi, invece, l’incremento è stato del 3,2% e il giro d’affari pari a 55,3 miliardi di dollari. L’utile netto è, però, in calo del 12% anno su anno considerando l’ultimo trimestre e del 9% per l’intero esercizio fiscale.
I tagli fanno parte di un più ampio piano pluriennale teso a “incrementare la soddisfazione dei clienti, l’innovazione di prodotto e la produttività attraverso l’adozione e l’abilitazione all’intelligenza artificiale”.
“Due anni fa abbiamo iniziato test pilota su come l’AI potesse aiutarci a ottenere queste cose”, ha dichiarato l’amministratore delegato, Enrique Lores, durante la earnings call, come riporta Reuters. “Abbiamo imparato di dover cominciare dalla riprogettazione del processo. Una volta che sapremo come rifare il processo usando l’AI e l’agentic AI, allora ci potrà essere un impatto molto significativo”.
Dalle azioni previste, tra cui i licenziamenti, ci si attende di ottenere circa 1 miliardo di dollari risparmiati entro la fine dell’anno fiscale 2028. Ci saranno però anche 650 milioni di dollari di costi legati alla ristrutturazione. Mancano dettagli sulle divisioni, sui ruoli professionali e sulle geografie del business di HP coinvolte nel piano di licenziamenti.