25/06/2025 di redazione

Migliore visibilità, controllo e integrazioni con Agentforce 3

Salesforce aggiorna la sua piattaforma per l’Agentic AI per aiutare le aziende a gestire e ottimizzare più facilmente le proprie implementazioni.

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Agentforce 3 è arrivata: è già tempo di rinnovamento per la piattaforma di Agentic AI di Salesforce. A pochi mesi di distanza dall’ultimo aggiornamento, l’azienda sinonimo di Crm ha presentato una nuova versione che promette miglioramenti di prestazioni, capacità di monitoraggio e interoperabilità. Agentforce 3 permette di superare quelli che, a detta di Salesforce, sono i due principali ostacoli all’adozione dell’Agentic AI su larga scala, ovvero la visibilità e il controllo.

A detta di Saleforce, nelle aziende che già utilizzano l’Agentic AI manca una visione chiara su come operino gli agenti AI e manca la capacità di intervenire per adattarli, in tempo reale, al contesto e agli eventi che accadono. Qui si inserisce la principale novità di Agentforce 3, ovvero il Command Center: una dashboard interna ad Agentforce Studio, da cui è possibile monitorare gli agenti AI, controllare il loro funzionamento, le prestazioni, l’impatto sulla produttività e gli outcome, e ancora ottimizzarli ed espanderne la portata. 

Con questo strumento diventa più semplice capire che cosa stia funzionando e che cosa debba essere migliorato, grazie a indicatori sui livelli di adozione degli agenti, feedback, costi e altro ancora. Inoltre con il Command Center è possibile tracciare e monitorare il funzionamento degli agenti attraverso dati di telemetria e integrazioni con strumenti terzi come Datadog, Splunk, Wayfound e altri. E ancora, il Command Center permette di analizzare le interazioni degli agenti AI e i trend di utilizzo, per eventuali ottimizzazioni, e di intervenire in tempo reale in caso di alert su errori o comportamenti anomali.

Migliore interoperabilità e un “cervello” più potente

La versione numero tre di Agentforce migliora anche l’interoperabilità degli agenti AI creati. Vengono supportati standard aperti come il Model Context Protocol (Mcp), e con AgentExchange è possibile anche utilizzare servizi plug-and-play di una trentina di partner tra cui Aws, Box, Google Cloud, Ibm, PayPal, Stripe e Writer.

Una terza novità di rilievo è l’aggiornamento di Atlas, il motore di intelligenza artificiale su cui poggia Agentforce. La nuova versione garantire latenza ridotta, maggiore precisione, maggiore resilienza e supporto per i Large Language Model ospitati nativamente, come quelli di Anthropic.

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