Dall’ultimo report di Infor, società specializzata in software aziendale in cloud per settori verticali, risulta che la trasformazione digitale nel settore manifatturiero italiano è fortemente legata all’utilizzo strategico della tecnologia e alla capacità di adottare una cultura aziendale orientata ai dati.
Presentati durante un recente summit, i risultati della ricerca “Come il possibile diventa realtà” hanno rivelato che ben l’83% dei produttori italiani considera l’adozione delle nuove tecnologie un fattore determinante per il proprio successo. Un dato particolarmente significativo, superiore alla media globale (80%) e dietro soltanto a Cina (96%) e India (84%).
Secondo lo studio, realizzato intervistando 3.600 aziende in 14 Paesi (tra cui l’Italia) e sette settori manifatturieri, la maggior parte delle imprese italiane (il 75%) prevede di incrementare la produttività di almeno il 20% entro i prossimi 3-5 anni, confermando un forte ottimismo in linea con la media internazionale.
Innovazione e automazione: le leve della crescita
La vera differenza tra le aziende manifatturiere più produttive e quelle meno performanti risiede principalmente nella capacità di ottimizzare e automatizzare processi e sistemi. Qui l’Italia mostra un divario significativo del 26%, ben superiore alla media globale (11%), che evidenzia l’enorme potenziale ancora inesplorato nell’automazione dei flussi di lavoro ripetitivi e poco produttivi.
Un secondo fattore determinante riguarda l’agilità organizzativa e la predisposizione al futuro: il divario tra aziende altamente performanti e quelle meno efficienti nell’automazione dei processi decisionali raggiunge il 32% in Italia, quasi il doppio della media globale (18%).
Andando a scavare nei dati, si vede che quando si parla di cultura del dato lo studio ha registrato una distanza significativa, pari al 34%, nella misura in cui le aziende italiane più produttive hanno integrato i progressi tecnologici nella loro cultura organizzativa rispetto alle concorrenti meno avanzate. Le aziende manifatturiere più performanti riescono infatti a generare un valore superiore del 42% grazie alla capacità di utilizzare i dati per decisioni consapevoli e orientate all’efficienza.Inoltre, le imprese più efficaci sfruttano tecnologie avanzate per integrare il feedback dei clienti nei propri processi e comprenderne meglio le esigenze, creando un vantaggio competitivo decisivo.
Kirsten Allegri-Williams, Chief Marketing Officer di Infor, ha sottolineato l’importanza di un approccio strategico e completo, affermando che «il manifatturiero, che rappresenta circa il 15% del PIL italiano e impiega circa un quinto della forza lavoro nazionale, necessita di strategie chiare per sfruttare appieno il potenziale della trasformazione digitale. I risultati del nostro studio indicano chiaramente come processi efficienti, tecnologie avanzate, cultura data-driven e orientamento al cliente siano i pilastri fondamentali per creare valore reale e mantenere la competitività».