25/08/2020 di Redazione

TikTok contrattacca e fa causa al governo degli Stati Uniti

La società ha presentato un esposto presso un tribunale federale per opporsi al nuovo ordine esecutivo di Trump che concede a ByteDance, proprietaria della famosa app, novanta giorni anziché 45 purché elimini tutti i dati relativi agli utenti statunitensi

immagine.jpg

TikTok da detto basta e, com’era prevedibile, ha intentato una causa contro il governo degli Stati Uniti per contestare il nuovo ordine esecutivo di Trump che, se da una parte concede a ByteDance, proprietaria della famosa app, novanta giorni anziché 45 per vendere le sue attività negli Usa, prevede che la società elimini tutti i dati relativi agli utenti statunitensi, anche quelli raccolti dall’app Musical.ly.

TikTok afferma in un comunicato pubblicato sul sito “che l'ordine esecutivo firmato dal presidente Trump non si basa su alcuna prova reale e non c’è nulla che giustifichi un'azione così estrema”. La società afferma anche che è mancato un giusto processo poiché il governo non ha prestato attenzione ai fatti, ma ha cercato di inserirsi in trattative tra privati e imprese. Aggiunge inoltre di non essere d’accordo sul fatto che TikTok rappresenti una minaccia alla sicurezza nazionale e che l'amministrazione Trump ha ignorato tutti gli sforzi che l’azienda ha fatto per eliminare tali preoccupazioni, fornendo informazioni dettagliate sul proprio operato.

TikTok, come dichiarato, avrebbe preferito continuare i colloqui piuttosto che rivolgersi a un tribunale federale, ma ormai ha le mani legate. "Con l'Ordine Esecutivo, che minaccia di vietare le nostre operazioni negli Stati Uniti - eliminando la creazione di 10.000 posti di lavoro e danneggiando irreparabilmente i milioni di americani che si rivolgono a questa app per intrattenimento, rimanere connessi e trovare anche un risvolto economico, che è vitale soprattutto durante la pandemia - semplicemente non abbiamo scelta”.

TikTok afferma di aver già fatto "di tutto" per dimostrare il suo impegno nei confronti degli Stati Uniti, visto anche che i dipendenti “chiave” sono tutti americani che vivono negli Usa, quindi non soggetti alla legge cinese. Inoltre, come spiega la società, i dati sono archiviati in server situati negli Stati Uniti e a Singapore, e sono state realizzate "barriere software" che mantengono le informazioni relative agli utenti di TikTok separate da quelle di altri prodotti di ByteDance.

ARTICOLI CORRELATI