Una ricerca di BitDefender mette in guardia gli utenti sulla necessità di proteggere le proprie
informazioni sensibili, come ad esempio nome utente e password e di diffidare della
condivisione dei dati personali con sconosciuti.
Uno degli aspetti che questa nuova indagine ha cercato di determinare era la modalità con cui gli utenti impostano la propria password. Oltre 670 dei 1000 intervistati scelti (età media di 29,5 anni e provenienza da 16 paesi diversi) ha ammesso di aver più di tre profili online che richiedono una password per accedere. In aggiunta, il 73 per cento dell’intero campione statistico ha dichiarato che in realtà ricorre alla stessa password per accedere ai diversi profili.
"Sulla base di questi risultati, è quindi possibile ipotizzare che una persona che scopre o indovina un'unica password, può accedere a tutti i diversi profili della persona. In altre parole, dopo aver scoperto la password per un servizio di messaggeria instantanea, qualcuno può facilmente intrufolarsi nella tua e-mail, nei profili di social media, conto bancario e altri conti, utilizzando la stessa password per autenticarsi”, ha detto Sabina Datcu, Analista per le Minacce Elettroniche di BitDefender e autrice di questo sondaggio.
L'indagine si è inoltre concentrata sull'approccio degli intervistati a come scegliere il livello di sicurezza della propria password. Mentre un quarto degli intervistati ha dichiarato di utilizzare una combinazione di almeno sei caratteri, solo 10 dei 1.000 partecipanti alla ricerca hanno dichiarato di utilizzare una sequenza alfanumerica più lunga di quindici caratteri.
L’aspetto più interessante non è che le password siano prevalentemente brevi, cosa comprensibile e conveniente in termini di sforzo mnemonico, ma che più di un centinaio di persone si siano dimostrate interessate a condividere tali credenziali importanti al fine di verificare la sicurezza stessa delle password con l'intervistatore. “É come avere un mazzo di duplicati delle vostre chiavi di casa, e distribuirli a chiunque ne richiede una copia", ha affermato Sabina Datcu.