Alexa potrebbe farsi largo anche negli auricolari di Amazon
Indiscrezioni riportate da Bloomberg fanno riferimento a un paio di cuffiette wireless in fase di sviluppo nei laboratori del colosso dell’e-commerce. Le due caratteristiche principali sarebbero l’integrazione diretta dell’assistente vocale e il prezzo, sensibilmente inferiore a quello degli Apple Airpods.
Pubblicato il 06 aprile 2019 da Redazione

Amazon sarebbe pronta ad attaccare il predominio di Apple nel mercato degli auricolari wireless. Secondo quanto riporta Bloomberg, nella seconda metà dell’anno potrebbero arrivare sul mercato i “cloni” degli Airpods, le cuffiette senza fili lanciate dalla Mela nel 2016. I dispositivi supporterebbero (ovviamente) Alexa, per poter controllare ad esempio la riproduzione dei file musicali con la voce tramite un microfono integrato. Proprio come gli Airpods, anche il gadget di Amazon sarebbe dotato di una custodia per la ricarica wireless. Le differenze sostanziali saranno due. Innanzitutto il prezzo. Gli auricolari di Amazon dovrebbero costare sensibilmente meno rispetto a quelli di Apple. Ma è probabile che, e qui c’è “l’inghippo”, il futuro hardware del colosso di Seattle non riesca a raggiungere il livello di integrazione con lo smartphone degli Airpods.
Le cuffiette di Cupertino, essendo un prodotto fatto in casa, godono infatti di privilegi speciali quando devono interagire con gli iPhone. Privilegi che dispositivi concorrenti non hanno. Per esempio, se il telefono è bloccato i device di altri produttori non possono connettersi alla propria applicazione di riferimento, se non ricorrendo a qualche stratagemma come il comando a catena “Hey Siri, Ok Google” introdotto da qualche mese in Assistant per iOs.
Nonostante questi dubbi legittimi sul potenziale del dispositivo, secondo Bloomberg si tratterebbe di uno dei più importanti progetti in fase di sviluppo nei Lab126 di Amazon, la divisione che si occupa dello sviluppo dei prodotti hardware del gigante dell’e-commerce.
AMAZON
NEWS
- Intelligenza artificiale, un rischio pari alla bomba atomica?
- L’assistente virtuale di Juniper si apre a ChatGPT e ai dati di Zoom
- L’Ai generativa si radica negli sviluppi di Red Hat
- Aziende avanti sul multicloud, ma sicurezza e visibilità sono critiche
- DevSecOps, un corso di formazione per diventare esperti