03/07/2025 di redazione

Altri grandi licenziamenti in Microsoft, ma il business corre

L’azienda ha annunciato il taglio di circa 9.100 posizioni lavorative in varie geografie e aree, per continuare ad “avere successo in un mercato dinamico”.

Ancora grandi tagli in vista per Microsoft. Dopo l’annuncio dello scorso maggio di una riduzione di circa il 3% dei collaboratori, percentuale corrispondente a seimila persone, arriva ora l’indiscrezione (poi confermata) di ulteriori licenziamenti che riguarderanno circa 9.100 persone. Numeri che impressionano un po’, anche se riferiti ad aziende da centinaia di migliaia di “teste” come Microsoft, che un anno fa contava circa 228mila collaboratori e diecimila in più nel giugno del 2023.

La riduzione di organico è andata avanti, quindi, come d’altra parte accaduto anche in altre Big Tech negli ultimi anni. Dinamiche indotte dalle incertezze del contesto macroeconomico, quindi dai cambiamenti di priorità e di domanda nelle aziende clienti, ma anche dinamiche legate alle strategie di offerta e di posizionamento dei vendor (sempre più centrate sui servizi e in particolare sull'intelligenza artificiale).

I tagli riguarderanno diverse geografie, dipartimenti e profili professionali di differente seniority, stando alle indiscrezioni di Cnbc. La fonte confidenziale ha riferito che, come già successo con i tagli dello scorso maggio, Microsoft “sta cercando di ridurre il numero di livelli manageriali che stanno tra i collaboratori individuali e i top executive". Una conferma generica è arrivata tramite un portavoce dell'azienda di Redmond: “Continuiamo a realizzare cambiamenti organizzativi necessari per posizionare al meglio l’azienda e i dipendenti per avere successo in un mercato dinamico”.

Nel trimestre chiuso a fine marzo Microsoft ha ottenuto 70,1 miliardi di dollari di ricavi, crescendo del 13% anno su anno (o del 15% a valuta costante), e un utile netto pari a 25,8 miliardi di dollari, in ascesa del 18%.

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