24/04/2019 di Redazione

Alphabet Wing diventa a tutti gli effetti una compagnia aerea

L’ente che regola l’aviazione civile americana e il Dipartimento dei trasporti hanno autorizzato la divisione di Mountain View a operare come società di trasporto. Wing è il primo operatore di droni a ricevere l’ok.

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Promozione per Wing, la divisione di Alphabet dedicata al business delle consegne automatizzate tramite droni. L’azienda è stato il primo operatore di velivoli autonomi a ottenere negli Stati Uniti il via libera per fare business come compagnia aerea. L’ok è arrivato dalla Federal Aviation Administration (Faa) e dal Dipartimento dei trasporti e segna una tappa importante per Wing, la quale può ora realmente iniziare a effettuare consegne ai consumatori utilizzando i droni anche su lunghe distanze. E il primo annuncio di Alphabet non si è fatto attendere: nei prossimi mesi scatteranno infatti le spedizioni di prodotti alimentari e farmaceutici nello stato della Virginia. Le merci verranno prelevate nei negozi locali di due comunità in aree rurali.

Il semaforo verde acceso dalla Faa assoggetta le operazioni di Wing a quelle delle compagnie aeree tradizionali e potrebbe ora facilitare l’approvazione di richieste analoghe depositate da altre aziende, come per esempio Amazon. A inizio aprile la divisione del colosso di Mountain View aveva ricevuto l’ok anche dalla Civil Aviation Safety Authority australiana e i primi test, effettuati nei cieli di Canberra, hanno coinvolto come partner una gelateria e una caffetteria.

Ma, come riporta la Bbc, alcuni residenti della capitale australiana si sarebbero lamentati per l’eccessivo rumore prodotto dai droni. I dispositivi di Alphabet sono alimentati con energia elettrica e possono volare a una velocità massima di 120 chilometri orari, a un’altezza massima di circa 120 metri.

I velivoli sono dotati di algoritmi di machine learning che stabiliscono la rotta migliore, identificano gli ostacoli e permettono al drone di posizionare il pacchetto di fronte alla porta del destinatario. Ma i colossi dell’hi-tech stanno testando anche altri modi per automatizzare l’ultimo miglio delle consegne. Amazon ha per esempio messo in campo il robot su ruote Scout, mentre Fedex ha ideato Sameday Bot, entrambi molto simili ai dispositivi di Nuro, startup californiana le cui invenzioni sono state scelte dal gigante del retail The Kroger per portare le merci a casa dei clienti.

The Kroger, con quasi tremila negozi in tutti gli Stati Uniti, è la principale catena di drogherie e di punti vendita di prodotti biologici e in questi giorni ha annunciato l’avvio di test nei dintorni di Houston. I robot autonomi ed elettrici sono dotati di scomparti apribili tramite codice univoco, inviato sull’applicazione del cliente. Il servizio funziona 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana e prevede un costo fisso di 5,95 dollari a consegna.

 

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