22/12/2017 di Redazione

Apple nella bufera per aver rallentato gli iPhone meno recenti

Presentate le prime due class action contro Cupertino da parte di alcuni consumatori statunitensi. La Mela è accusata di aver violato la fiducia dei clienti riducendo tramite aggiornamenti software la potenza delle Cpu dei dispositivi più vecchi, allo sco

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Iniziano a fioccare le prime class action contro Apple per il rallentamento forzato degli iPhone meno recenti. Un paio di giorni fa si era avuta la conferma di come la Mela, attraverso aggiornamenti di iOs, sfruttasse dei meccanismi di rallentamento dei processori degli smartphone per evitare spegnimenti improvvisi nei dispositivi con batterie usurate. Una scelta sostenuta con forza da Cupertino, ma che non sembra essere piaciuta ai consumatori. Al momento, secondo le ricostruzioni dei media statunitensi, sono state depositate in un tribunale di Los Angeles e in uno di Chicago. Secondo i ricorrenti, la funzionalità di salvataggio delle batterie avrebbe causato problemi agli utenti e danneggiato il valore reale dei device più “datati”. Le virgolette sono d’obbligo, perché sembra che l’aggiornamenti abbia colpito anche gli iPhone 7, lanciati poco più di un anno fa.

Uno dei ricorrenti, Stefan Bodganovich, ha motivato la class action sostenendo che la funzionalità di rallentamento automatico della Cpu del proprio iPhone non fosse mai stata richiesta, né fosse qualcosa di concordato. Secondo Bodganovich, inoltre, la mossa di Apple sarebbe funzionale a spingere i consumatori ad acquistare nuovi telefoni ogni anno.

Discorso analogo per la causa depositata a Chicago, che vede tra i protagonisti diversi cittadini degli Stati dell’Ohio, dell’Indiana e della Carolina del Nord possessori di modelli compresi fra l’iPhone 5 e l’iPhone 7. Uno dei legali che assiste i ricorrenti ha sottolineato come Cupertino abbia violato la fiducia dei consumatori, forzando molti di loro ad acquistare obbligatoriamente device di nuova generazione per evitare rallentamenti. Al momento Apple ha preferito non commentare.

Nel frattempo, rimanendo sempre in tema di batterie, l’analista di Kgi Securities Ming-Chi Kuo ha pubblicato un nuovo report, secondo cui i melafonini del prossimo anno saranno caratterizzati da batterie di dimensioni sensibilmente più capienti di quelle attuali. È necessario però frenare subito l’entusiasmo: per l’analista Apple effettuerà questo upgrade non per allungare la vita dei propri dispositivi, ma per integrare negli smartphone sensori 3D e per la realtà aumentata più potenti.

Componenti che inevitabilmente consumeranno una quantità maggiore di energia. Per far fronte a questa necessità, Cupertino dovrebbe utilizzare circuiti di tipo rigido-flessibili al posto di quelli flessibili. Un aggiornamento che non dovrebbe però causare un aumento dello spessore dei terminali, in quanto la Mela dovrebbe essere in grado di ridurre le dimensioni di altri elementi, come il package del processore.

 

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