02/12/2015 di Redazione

Autodesk “condisce” la nuvola con cento milioni di dollari

L’azienda statunitense ha lanciato Forge, offerta cloud PaaS per mettere a disposizione di sviluppatori e progettisti Api ed Sdk. Le idee più meritevoli potranno accedere al fondo multimilionario creato dal gruppo, ricevendo anche formazione e risorse agg

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Lo sviluppo e la progettazione 3D sono finiti nel cloud grazie ad Autodesk: l’azienda statunitense ha svelato Forge, sostanzialmente un’offerta Platform-as-a-Service (PaaS) che mette a disposizione di progettisti e sviluppatori una serie di servizi e di funzionalità sotto forma di Api e di Sdk. Al fianco di questa novità, inoltre, Autodesk ha deciso di stanziare un fondo da cento milioni di dollari per sostenere idee e progetti di qualità. Il set di servizi cloud di Forge partirà da tool per il design iniziale, per toccare tutte le fasi di sviluppo: ingegnerizzazione, visualizzazione, collaborazione, produzione e operazioni finali. Le Api e i kit di sviluppo permetteranno così a qualsiasi tipo di developer, anche indipendente, di costruire applicazioni, servizi ed esperienze native nel cloud. Gli sviluppatori potranno poi fare affidamento sul Forge Developer Program, che fornirà loro risorse, supporto e formazione per sfociare nella prima conferenza annuale in programma a giugno 2016.

Sicuramente ai progettisti più meritevoli non mancheranno le risorse economiche, grazie proprio al fondo da cento milioni di dollari che Autodesk ha previsto per finanziare le startup che faranno affidamento alla nuova piattaforma Forge per le proprie idee. La nuova offerta PaaS del colosso statunitense risiede in parte su Amazon Web Services e in parte su altre infrastrutture il cui nome non è al momento noto. L’obiettivo di Autodesk è rendere Forge proprio quello che è Aws per gli ingegneri: una sorte di negozio onnicomprensivo dove trovare prodotti e servizi.

“I nostri clienti sono sempre riusciti a creare cose fantastiche sul desktop”, ha spiegato Scott Reese, vp of cloud platforms di Autodesk a Techcrunch. “Ma il desktop presenta risorse di elaborazione finite che il cloud è riuscito a risolvere in modo elastico”. Ma sono le stesse modalità di progettazione a essere cambiate: il processo non è più lineare e la collaborazione tra gruppi di lavoro differenti è ormai quasi essenziale.

 

 

Questa flessibilità nel modus operandi moderno si sposa alla perfezione con la nuvola, in particolar modo quando si tratta del design 3D e di tecnologie che richiedono grandi capacità di elaborazione. Al momento, l’azienda dice di partire con circa quattromila sviluppatori su desktop, con l’obiettivo di convertirli per la maggior parte alla piattaforma cloud. Attraendo al contempo, ovviamente, altri progettisti che non utilizzano i servizi Autodesk per allargare sempre più la propria base utenti.

 

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