02/12/2015 di Redazione

Banche greche sotto attacco: chiesto riscatto in bitcoin

Tre istituti di credito ellenico stanno fronteggiando da ore diverse incursioni Ddos, sferrate molto probabilmente dal team di hacker Armada Collective. Per calmare le acque i pirati informatici vogliono 20mila “monete elettroniche”, pari a 7,2 milioni di

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Come se non bastasse la crisi economica che la attanaglia da anni, la Grecia sta facendo i conti in queste ore anche con una massiccia incursione a firma (probabile) del gruppo hacker Armada Collective. Da almeno due giorni, tre banche elleniche sono infatti alle prese con un attacco Ddos, che ha portato al collasso dei server e al blocco di tutte le operazioni finanziarie. Il team di cybercriminali, secondo quanto riportato da fonti investigative contattate dal Financial Times, avrebbe chiesto a ogni singolo istituto un riscatto pari a ventimila bitcoin, circa 7,2 milioni di dollari, per interrompere gli attacchi. Le forze dell’ordine preposte a combattere i pirati informatici, insieme ai tecnici delle banche coinvolte, stanno cercando di rinforzare le difese elettroniche degli istituti di credito, monitorando costantemente la situazione. L’obiettivo è infatti non cedere assolutamente all’estorsione degli hacker.

“Questi attacchi sono davvero seri, ma siamo stati capaci di aumentare il livello di sicurezza e di aggiungere capacità di calcolo ai sistemi con l’aiuto degli Internet service provider locali”, ha spiegato un banchiere al quotidiano finanziario statunitense. L’Armada Collective avrebbe già firmato incursioni analoghe negli ultimi mesi, anche contro email provider, chiedendo come riscatto poche migliaia di sterline. “Così la tentazione di pagare è alta”, ha sottolineato Paul Vlissidis, technical director della società di sicurezza Ncc.

Ma non è certo che l’attacco sia stato sferrato proprio da questo gruppo, in quanto l’incursione in Grecia potrebbe essere stata lanciata da altri team che hanno scelto come modalità proprio quelle sfruttate dall’Armada Collective. Un team specializzato nelle minacce Ddos, in grado di colpire anche Protonmail, un progetto del Cern di Ginevra che si occupa della realizzazione di un servizio email crittografato.

 

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