04/07/2023 di Redazione

BeDisruptive vuol trasformare il Soc in una boutique tecnologica

Presente a Roma, Madrid e Panama City, la società di cybersecurity ha impostato il proprio posizionamento sul livello del servizio e sull’utilizzo di tecnologie evolute. Il racconto del country manager Roberto Provenzano.

immagine.jpg

Offre servizi di sicurezza gestita, ma ama definirsi una boutique tecnologica. Stiamo parlando di BeDisruptive, realtà presente a Roma, Madrid e Panama City, per ora, ma già pronta ad aprire nuovi insediamenti a Milano e Washington. Per capire il senso di questa definizione e la proposizione al mercato, abbiamo incontrato il country manager Roberto Provenzano.

Come si distinguono i vostri servizi Soc rispetto a una concorrenza piuttosto numerosa e aggressiva? 

Nel panorama aziendale italiano, molte aziende esprimono insoddisfazione nei confronti dei loro attuali Soc o fornitori di servizi di sicurezza, poiché vogliono un maggior valore aggiunto. Qui ci posizioniamo noi, dimostrando che l'attenzione ai dettagli migliora la sicurezza. Il nostro obiettivo è quello di fornire un servizio di qualità superiore, attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, report e dashboard personalizzati, che soddisfino tutte le esigenze. Inoltre, sfruttiamo la potenza dell'intelligenza artificiale per aumentare l'efficienza dei nostri servizi, consentendo ai nostri clienti di ottimizzare i propri processi di sicurezza e di prendere decisioni informate sulla base di dati precisi e tempestivi.

Attraverso i nostri BeSoc federati, forniamo servizi continui di ricerca, rilevamento e risposta alle minacce informatiche, offensive security e intelligence sulle minacce, analisi di rilevamento avanzato e assistenza 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.  A Milano, dove apriremo presto, disporremo anche di un'academy di cybersecurity.

Le fondamenta di BeDisruptive sono radicate nella cybersecurity, il che ci distingue da altre società di consulenza informatica o system integrator, che sono entrati opportunisticamente in questo mercato. Il nostro obiettivo è supportare la transizione tecnologica e mettere i nostri clienti in condizione di superare i propri limiti con sicurezza. Siamo diventati una realtà importante nella cybersecurity in Italia, in particolare nei servizi gestiti, coltivando un team di esperti e professionisti costantemente aggiornati. Stringiamo partnership con aziende i cui servizi si integrano maggiormente con la nostra proposta di valore, permettendoci di fornire soluzioni complete che includono la sicurezza gestita per le piattaforme cloud. Inoltre, puntiamo su una presenza diffusa sul territorio. 

Perché volete definirvi una boutique in un contesto piuttosto standardizzato come quello della sicurezza gestita? 

Miriamo a fornire soluzioni su misura per ogni cliente, offrendo i migliori servizi e tecnologie con un'attenzione meticolosa ai dettagli sia nel servizio che nei processi di delivery.  La nostra missione è progettare servizi premium, che garantiscano un ambiente It sicuro, sfruttando l'esperienza di professionisti leader del settore. Inoltre, l'azienda abbraccia iniziative di responsabilità sociale d'impresa per dare un contributo alla società ed avere un forte impatto sulla società.

L'Italia occupa un posto speciale nella strategia, essendo la sede dell'azienda fin dalla sua nascita. Gli uffici negli altri Paesi, come Madrid, ci permettono di avere a disposizione competenze diverse e un team globale di talento, indipendentemente dalla loro posizione geografica. 

Roberto Provenzano, country manager di BeDistruptive

Qual è la tipologia del vostro cliente medio? A chi vi rivolgete soprattutto in Italia? 

Ci rivolgiamo principalmente ad aziende di medie e grandi dimensioni, che hanno un livello di maturità sulla sicurezza informatica moderato o alto e una chiara comprensione dei rischi e delle minacce. Secondo alcuni studi, la maggior parte delle aziende che dispongono di un Security Operations Center o di servizi di sicurezza gestiti esprime insoddisfazione. Queste aziende cercano soluzioni olistiche di cybersecurity con una forte enfasi sulla trasparenza. Desiderano una soluzione integrata che fornisca accesso in tempo reale ai ticket, alle informazioni sugli incidenti, alla cronologia e ai report, insieme a un supporto umano dedicato per un servizio clienti personalizzato. 

In questo profilo rientrano il settore pubblico, i servizi bancari e finanziari, l'industria, la sanità e l'energia. Tuttavia, non escludiamo altri ambiti, perché il profilo di un cliente di BeDisruptive è quello di chi ha consapevolezza e necessita di servizi premium personalizzati e a valore aggiunto, indipendentemente dal settore in cui opera.

Come siete organizzati in Italia? È possibile avere una descrizione dell'infrastruttura, quante persone ci lavorano, qual è la strategia commerciale...  

BeDisruptive ha una sede a Roma e due Soc, uno dei quali è specificamente focalizzato sul Sase. Entro la fine del 2023, puntiamo ad avere oltre 150 professionisti in Italia e oltre 300 entro il 2024. Stiamo cercando attivamente presone pronte a sviluppare le loro competenze, facendo progredire la carriera professionale.  Vogliamo contribuire alla crescita del Paese Italia e a rendere il mondo un posto migliore. Promuoviamo politiche di conciliazione vita-lavoro e offriamo flessibilità. Collaboriamo per includere le donne nel settore della cybersecurity e gli individui a rischio di esclusione, oltre ad avere accordi e iniziative con diverse organizzazioni focalizzate sull'inclusione e la diversità.  Nei nostri nuovi uffici di Milano, intraprenderemo un importante progetto di formazione sulla cybersecurity con una forte attenzione alla generazione di talenti e all'inclusione.

Quali tecnologie di cybersecurity utilizzate? Avete partnership di riferimento con fornitori specifici?

Abbiamo accordi tecnologici che ci permettono di fornire servizi di alto livello. Siamo sempre alla ricerca di alleati che migliorino le nostre capacità di fornire soluzioni di cybersecurity. Tra i partner più importanti figurano Palo Alto e Splunk. Di nostro, poi, investiamo ogni anno oltre un milione di euro in attività di ricerca e sviluppo. Gestiamo anche un laboratorio tecnologico dove conduciamo test rigorosi per evolvere i nostri servizi di sicurezza in sincronia con i progressi tecnologici. Il nostro reparto dedicato all'innovazione è attivamente impegnato in varie aree, come la cybersecurity nel contesto delle reti 5G. Inoltre, poniamo una forte enfasi sulla protezione delle identità e sulla sicurezza degli accessi, sfruttando tecnologie come Secure Access Service Edge.

Quali obiettivi di sviluppo del mercato avete per il 2023 e nel medio termine?

L'obiettivo di BeDisruptive è diventare uno dei principali attori della cybersecurity per le aziende sia pubbliche che private. Stiamo investendo in modo significativo nello sviluppo e nell'espansione internazionale, per un totale di circa 100 milioni di euro, puntando sull'apertura di nuovi mercati come gli Stati Uniti e Panama. L'Italia resta un Paese centrale nella strategia, in quanto è il luogo di origine dell'azienda. Per questo fungerà da ponte tra il mercato europeo e quello nordamericano, che preentano notevoli possibilità di espansione. 

Nel 2022, l'azienda ha generato un fatturato di oltre 80 milioni di euro a livello globale. Non abbiamo fissato un obiettivo di fatturato specifico per i prossimi anni, poiché esploriamo costantemente nuove opportunità commerciali e di espansione in nuovi mercati. Tuttavia, le cifre del volume d’affari non sono l'indicatore principale che guida l'azienda, perché la nostra filosofia è porre in primo piano la qualità del servizio offerto.

  

Cover photo credit: Image by DCStudio on Freepik

 

ARTICOLI CORRELATI