Il 2016 inizia in salita per Blackberry: l’azienda ha annunciato il licenziamento di circa duecento dipendenti, principalmente nel glorioso quartier generale di Waterloo, in Canada. Altra sede colpita è quella di Sunrise, in Florida, dove si parla di circa 75 persone lasciate a casa. La notizia è circolata sul Web lo scorso weekend, con alcune fonti che citavano addirittura oltre un migliaio di teste cadute. Blackberry è poi intervenuta direttamente per gettare acqua sul fuoco e per provare a placare una nuova settimana azionaria che si annunciava già infuocata. Il titolo, infatti, aveva chiuso la seduta di venerdì al Nasdaq con un tracollo del 4,19%. “Mentre Blackberry continua a portare avanti il suo piano strategico, l’azienda rimane concentrata sull’efficienza della forza lavoro globale”, recita la dichiarazione ufficiale del gruppo canadese riportata da alcune testate. “Come conseguenza, un ridotto numero di dipendenti è stato coinvolto a Waterloo e Sunrise. Questo significa anche che Blackberry sta ora cercando nuovo personale per crescere nelle aree di business più promettenti”.
L’obiettivo dell’azienda è infatti quello di “scaricare” le divisioni ormai meno profittevoli, per provare a spingere ancora di più sulle altre. Secondo il sito Mobilesyrup, le unità più colpite sono state infatti quelle che si occupano dello sviluppo dei Blackberry 10 e quella rinominata Devices. Queste due aree avrebbero perso nel giro di poche ore circa 150 dipendenti. La compagnia nordamericana ha inoltre confermato che tra i “fuoriusciti” figura anche Gary Klassen, uno dei veterani del gruppo e creatore del servizio di messaggistica proprietario Bbm.
Lo scorso settembre Blackberry ha licenziato altre duecento persone, coinvolte soprattutto nello sviluppo di soluzioni hardware e nel design dei dispositivi Bb10, che dalla data di lancio (gennaio 2013) a oggi non sono riusciti a entrare in competizioni con i leader di mercato, vale a dire i terminali basati su Android e iOs. Proprio per tentare il colpo di mercato, nel 2015 Blackberry ha rilasciato Priv, il primo smartphone del gruppo basato sul sistema operativo del robottino verde.
John Chen, Ceo della società, all’ultimo Ces di Las Vegas aveva confermato l’intenzione di lanciare nel 2016 uno o forse due nuovi modelli di cellulari Android, confermando quindi il progressivo abbandono della piattaforma Bb10. Basterà a invertire la rotta o il gruppo di Waterloo farebbe meglio a concentrarsi esclusivamente sulle soluzioni software? Quel che è certo è che gli ultimi dati trimestrali di Blackberry, pubblicati lo scorso dicembre, parlavano di una perdita per azione pari a tre centesimi di dollaro, con un fatturato di 557 milioni, in calo del 44% anno su anno.