01/02/2023 di Redazione

Brugola dà un “giro di vite” contro le minacce digitali

La storica azienda brianzola, oggi multinazionale, ha scelto WithSecure per la gestione centralizzata della vulnerabilità, il rilevamento e la risposta alle minacce.

immagine.jpg

Anche una vite, e più precisamente una vite a brugola, può custodire dei segreti. Questi piccoli oggetti (una tecnologia brevettata nel 1945 e che da allora ha rivoluzionato il sistema di fissaggio in tutto il mondo) sono come i fiocchi di neve, ovvero non ne esistono due tipologie uguali, e per questo motivo la cybersicurezza è estremamente importante per un’azienda come Brugola Oeb Industriale.

Fondata nel 1926 a Lissone (Monza e Brianza) da Egidio Brugola, oggi è una multinazionale metalmeccanica che dà lavoro a 500 persone fra il Nord Italia (quattro sedi produttive e un centro logistico nel Nord Italia) e gli Stati Uniti (uno stabilimento a Detroit). Specializzata nella fabbricazione di viti e componenti speciali di fissaggio per il settore meccanico e motoristico, ha tra i propri clienti i maggiori marchi dell'automotive, da Bmw a Ford, da Volkswagen ad Audi, da Hyundai a Kia.

Considerando il tipo di dati raccolti per servire questi clienti, per Brugola Oeb Industriale la cybersicurezza è fondamentale. L’ufficio tecnico di Brugola sviluppa “viti critiche”, destinate ai motori e non solo, che vengono progettate, studiate e create ad hoc per ogni singolo cliente. “Non esistono due viti uguali”, sottolinea Fabio Mariani, IT system administrator dell’azienda. “In tutto produciamo mille differenti tipologie di viti che differiscono per una serie di componenti fisiche, di trattamento, di dimensioni, di tipologia di serraggio. Questo spiega l’importanza di proteggere questi dati, sia per la nostra azienda sia per i nostri clienti”.

 

Brugola Oeb Industriale, quindi, voleva rafforzare le proprie difese informatiche per proteggersi dai molti rischi e in particolare dai ransomware, una minaccia particolarmente frequente per l’azienda, da cui derivano perdita di dati, furti di proprietà intellettuale e interruzioni delle normali attività. Inoltre si voleva abbattere il rischio di possibili esfiltrazioni di dati tramite i canali cloud, come Google Drive, o tramite chiavette Usb. 

 

La soluzione precedentemente in uso non permetteva di avere un controllo completo delle attività degli utenti sulle proprie macchine. Per il reparto IT, la gestione delle vulnerabilità si presentava come particolarmente impegnativa, considerando che l'infrastruttura informatica dell’azienda comprende 400 client (tra Italia e Stati Uniti), 120 server virtualizzati su macchine Hpe e circa una cinquantina di smartphone solo per lo stabilimento italiano.  

 

“Essendo Brugola un’azienda che tra Italia e plant americano lavora 24/7, la possibilità di poter dormire sonni tranquilli non ha prezzo”, racconta Mariani. “Molte delle nostre risorse lavorano con Pc portatili e utilizzano tecnologie di collegamento esterno a Internet che noi non possiamo (e non dobbiamo) controllare: avere la possibilità di poterli raggiungere ovunque si colleghino in rete e di isolare il client se accade qualcosa è cruciale” .

 

 

Fabio Mariani, IT system administrator di Brugola Oeb Industriale

 

 

Nella ricerca di una nuova soluzione di vulnerability management centralizzata, l’impresa brianzola si è appoggiata al proprio partner tecnologico Negroni Sistemi. La scelta è ricaduta su Withsecure, e accanto allo strumento di gestione centralizzata delle vulnerabilità e delle patch (WithSecure Elements Vulnerability Management) sono state adottate la soluzione di protezione degli endpoint (Elements Endpoint Protection) e quella per la scoperta e la risposta alle minacce (Endpoint Detection and Response).

 

Prima di passare all’implementazione, Negroni Sistemi ha realizzato delle prove tecniche in campo per verificare se la nuova tecnologia si sposasse sia con i software e le infrastrutture esistenti sia con i processi aziendali. La tecnologia di WithSecure, quindi, è stata installata su alcuni server e client, questi ultimi scelti in base ai dati contenuti e in modo da non ostacolare la normale operatività di Brugola. L’applicativo WithSecure è stato installato senza problemi anche su molti sequel server, dove sono custoditi i principali database di tutta l’azienda. In una seconda fase la soluzione è stata estesa a tutti i client, i server e i dispositivi mobili italiani e infine anche alla sede americana (per i server e i client).

 

Nell’adottare la nuova soluzione sono stati creati diversi profili utente e regole di protezione più o meno stringenti a seconda del ruolo: il dipartimento tecnico, per esempio, ha il divieto di usare di dispositivi non aziendali, che potrebbero portare all’esterno i disegni delle viti. In futuro l’azienda conta di estendere la protezione di WithSecure anche agli smartphone utilizzati da chi lavora nello stabilimento di Detroit. Un obiettivo all’orizzonte è la certificazione TISAX (Trusted Information Security Assessment Exchange). Sempre più richiesta dalle case automobilistiche, la TISAX attesta la protezione degli asset aziendali con particolare riferimento alla gestione delle vulnerabilità e delle patch: per ottenerla, il fornitore, deve dimostrare di adoperarsi per rafforzare la sicurezza dei dati dei propri clienti.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI