08/04/2021 di Redazione

Cambio al vertice per Cisco Italia, Gianmatteo Manghi è il nuovo AD

Il manager prende il posto di Agostino Santoni, recentemente nominato Vice Presidente per il Sud Europa.

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Giro di poltrone in Cisco: Gianmatteo Manghi è stato scelto come nuovo amministratore delegato della filiale italiana. Occuperà il posto lasciato vuoto da Agostino Santoni, recentemente nominato vice presidente per il Sud Europa di Cisco dopo circa otto anni di lavoro come AD italiano. E proprio a Santoni riporterà direttamente il nuovo amministratore delegato per l’Italia.

Laureato in Economia e Commercio all'Università La Sapienza, il cinquantaseienne Manghi è entrato in Cisco nel 2000, dopo aver accumulato esperienze in Ericsson e in Digital Equipment. Da allora ha ricoperto vari ruoli di management nell’area vendite, e più precisamente nel segmento Service Provider prima e come South Collaboration Sales Director poi, dal 2009 al 2013. Negli ultimi sette anni è stato il direttore commerciale di Cisco Italia.  

“Gianmatteo ha raggiunto risultati importanti”, ha sottolineato Santoni, “sviluppando grandi progetti innovativi per il nostro mercato e accompagnando con successo i nostri clienti nella loro trasformazione digitale, costruendo relazioni forti con loro e con i nostri partner. Sono certo che con le sue capacità e la sua passione saprà dare ulteriore impulso al nostro impegno per fare in modo che la tecnologia esprima pienamente il suo potenziale di impatto positivo per la società, l’economia e la sostenibilità”.

“Sono onorato di questo incarico”, ha commentato Manghi, “che arriva in un momento di grandi cambiamenti e grandi opportunità per il Paese, le sue imprese, i cittadini e per Cisco stessa, che in questi anni si è trasformata, collaborando con clienti e partner per affrontare tante nuove sfide. Oggi abbiamo l’occasione di realizzare un futuro più inclusivo, in un quadro europeo di rilancio orientato alla transizione ecologica e digitale. Possiamo veramente utilizzare le tecnologie per costruire insieme un’Italia “in verde e in blu”, valorizzando i due pilastri che permettono di crescere unendo modernità e sostenibilità”.

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