02/04/2020 di Redazione

Che cosa serve davvero alle startup?

Il commercialista Francesco Salvetta ha strutturato il suo studio a supporto del tessuto industriale e delle startup della provincia di Trento, facendo leva sulle automazioni digitali di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia.

immagine.jpg

Lo Studio Salvetta di Trento da sempre guarda alla tecnologia per emergere e differenziarsi. Il suo fondatore, Francesco Salvetta, ha strutturato lo studio a supporto del tessuto industriale locale sulla base della propria mentalità poliedrica e, soprattutto, aperta alla tecnologia e ai suoi vantaggi. Le startup possono ricevere consulenza grazie alle soluzioni digitali di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia, azienda partner dello Studio Salvetta, che lo ha dotato di applicativi moderni ed efficienti per automatizzare al massimo tutte le operazioni contabili, dichiarative e di bilancio, consentendo così l’offerta di servizi innovativi.  L’automazione, la trasformazione digitale, la Business Intelligence e la dematerializzazione targate Wolters Kluwer Italia hanno consentito a Francesco Salvetta di distinguersi per offerta consulenziale innovativa e a alto valore aggiunto.


“La collaborazione con enti pubblici e aziende provinciali orientano la nostra necessità di dotazioni digitali”, racconta Salvetta. E spiega quello che davvero serve a una startup per avviare con successo le proprie attività: “Dobbiamo essere super precisi, efficacissimi e anche veloci nelle risposte. Per esempio lavoriamo per introdurre startup nei Bic (Business Innovation Center) della società provinciale Trentino Sviluppo. La società ha creato degli spazi incubatori per startup, dove le neoaziende hanno la possibilità di sviluppare i loro business model e le loro idee, sgravate dalle incombenze e necessità aziendali. All’interno di un contratto le startup ricevono spazi e servizi, tra i quali quello amministrativo e contabile, che assume ogni giorno un’importanza crescente, perché non c’è impresa innovativa o start up che non abbia bisogno di una consulenza amministrativa e di finanza e controllo di gestione. Fare impresa oggi significa ‘far di conto’ e Trentino Sviluppo offre questa fondamentale pratica anche attraverso la nostra capacità di commercialisti e esperti contabili”.

 

Gli incubatori d’impresa nella provincia di Trento sono attualmente sette: Trento, Pergine Valsugana, Mezzolombardo, Borgo Valsugana, Pieve di Bono e due a Rovereto, dove opera un Polo della Meccatronica e si sta sviluppando un Progetto Manifattura.


È la trasformazione digitale dello Studio Salvetta a consentire l’operatività anche in mobilità e Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia è il suo importante partner tecnologico.  “Tutto quello che è necessario per la cura del cliente ce lo fornisce Wolters Kluwer Italia”, assicura Salvetta, “dagli applicativi per la contabilità di base all’archiviazione telematica, dal portale collaborativo alla piattaforma digitale per la gestione efficace di contabilità, dichiarazioni e bilancio, fino alla fatturazione elettronica e alla dematerializzazione documentale e conservativa dei registri fiscali e del libro giornale, oltre che dei dichiarativi. Tutto è applicato per la soddisfazione del cliente in termini di efficienza sugli adempimenti e tutto è utilizzato per l’analisi e la consulenza manageriale”. 

 

Francesco Salvetta, titolare dell'omonimo studio.

 

A fronte di tutte queste soluzioni digitali, il contatto diretto con il cliente è ancora importante, e come? “Limitiamo il coinvolgimento della clientela al minimo”, spiega Salvetta, “ma sfruttiamo quei momenti, ad esempio la raccolta della firma sui dichiarativi, per rendere consapevole il cliente del lavoro dello Studio. Proprio l’automazione e la trasformazione digitale rendono lo Studio così efficiente da non far percepire al cliente il lavoro che invece c’è dietro, e che resterà anche in futuro. Diversa è la condizione del commercialista come consulente. Qui il rapporto è diretto tra commercialista e imprenditore, e la nostra prerogativa è quella di affiancare il cliente e creare un clima collaborativo per sviluppare una capacità di analisi possibilmente neutra e non emotivamente coinvolta. Il Cfo - ed è quello il mio ruolo per tante Pmi e startup locali che un Cfo non se lo possono permettere al loro interno - dev’essere un analista, un visionario, un creativo, deve avere ampiezza mentale. Per questo ha bisogno di conoscere i dati dell’azienda e di saperli analizzare e interpretare. Cosa che ci riesce benissimo, grazie ai software di casa Wolters Kluwer Italia”.

 

ARTICOLI CORRELATI