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Chip di memoria, per i produttori la festa sta per finire

Quest'anno, a detta di diversi analisti, i produttori di componenti Dram e Nand saranno costretti a limitare i rialzi di prezzo. Il mercato continuerà a crescere intorno al 30%, rallentando però la corsa.

Pubblicato il 15 gennaio 2018 da Redazione

La festa è quasi finita. Per chi produce e vende componenti di memoria destinati a Pc e smartphone, sembra essere prossimo a chiudersi il periodo fortunato in cui è stato possibile alzare i prezzi praticati agli Oem, cioè alle aziende che marchiano e distribuiscono al cliente finale i dispositivi. Come sintetizzato da Reuters, diversi segnali lasciano immaginare che nel 2018 i prezzi torneranno a scendere e con essi la domanda, con conseguenze sgradite per le società che l'anno scorso hanno raccolto i frutti dei rialzi dei componenti Dram e Nand. Su tutte, Samsung: diversi analisti prevedono che, dopo un 2017 da record, la società sudcoreana potrebbe subire il contraccolpo.

Lo scorso anno, specie per merito del cloud computing e dei dispositivi mobili, il giro d'affari dei chip di memoria è cresciuto del 70% rispetto al 2016, raggiungendo un valore di 122 miliardi di dollari generato per un terzo dalla vendita di prodotti per smartphone. Nel 2018 invece, pur continuando a crescere notevolmente, il mercato rallenterà la sua ascesa: si prevede un incremento di giro d'affari del 30% rispetto all'anno passato. Un numero buono, ma anche segnale di rallentamento dopo un anno di boom.

Più che di crollo, è quindi corretto immaginare un anno di assestamento, in cui si incroceranno diverse dinamiche. A detta della società di consulenza Yuanta Securities Korea, i chip di memoria nel 2018 avranno un graduale declino di prezzo, a patto che resti forte la domanda generale di processori e quella, più specifica, di prodotti destinati ai server.

 

 

Va però fatto qualche distinguo. A detta della società di consulenza del gruppo Nomura, la disponibilità di memorie flash Nand aumenterà del 43% rispetto ai livelli del 2017, con un conseguente calo di prezzo di circa il 10%. Samsung manterrà ancora la leadership in questo segmento (di cui oggi controlla il 40%), ma i concorrenti Western Digital, Toshiba e Micron tenteranno di accorciare le distanze. “Le dinamiche della domanda lungo la catena di fornitura sono solide”, ha commentato MS Hwang, un analista di Samsung Securities (società legata a Samsung Electronics), “e tuttavia le pressioni dei clienti per ottenere prezzi più bassi rendono difficoltoso fare previsioni.

Per quanto riguarda i componenti Dram, invece, nel 2018 i prezzi potranno salire ancora di circa il 9% a causa della penuria di offerta rispetto alla domanda, per poi cominciare a calare (secondo le previsioni di Nomura) di circa il 18% l'anno prossimo.

 

Tag: mercati, samsung, flash nand, Dram, memorie, previsioni 2018, previsioni

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