08/06/2015 di Redazione

Cisco, nominati i fantastici dieci del management aziendale

Il nuovo Ceo dell’azienda, Chuck Robbins, ha scelto il team che lo affiancherà nei prossimi anni alla guida del colosso del networking. Cinque uomini e cinque donne, l’amministratore delegato si è circondato del meglio che la compagnia poteva offrire, tra

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Chuck Robbins prenderà in mano le redini di Cisco a partire soltanto dal prossimo 26 luglio, ma non ha perso tempo. Dopo un mese dalla sua nomina a nuovo Ceo della società, in sostituzione dello storico John Chambers, Robbins ha già costruito il team di top manager che dovrà affiancarlo nei prossimi anni. Un gruppo di dieci persone – cinque donne e cinque uomini – di cui nove all’interno di Cisco e una proveniente da una realtà esterna al colosso del networking. Il nuovo Chief development officer ed executive vice president è Pankaj Patel, che sarà incaricato di sviluppare ulteriormente un portafoglio tecnologico di 36,3 miliardi di dollari e di supervisionare oltre 28mila dipendenti, soprattutto ingegneri. Gli ultimi due anni dei suoi 19 passati in Cisco, Patell li ha sfruttati per riposizionare l’azienda sulle tecnologie più promettenti, tra cui il cloud, la mobilità e l’Internet of Everything.

Il secondo executive vice president è Kelly Kramer, che conserverà anche la carica di Chief financial officer. Kramer è quasi una novizia, essendo arrivata in azienda tre anni fa, dopo un ventennio presso General Electric. Un’altra donna seguirà invece le Operations di Cisco: è Rebecca Jacoby, premiata quindi con un ruolo ancora più pesante rispetto al precedente. È stata infatti Chief information officer per diversi anni ed etichettata come “superstar Cio” da Forbes. Il suo sostituto sarà Guillermo Diaz, che riporterà i propri risultati direttamente a Jacoby.

Il capo assoluto del personale e della selezione dei dipendenti è invece Francine Katsoudas, appuntata da Robbins Chief people officer: diciannove anni in Cisco, di cui due passati a progettare le strategie relative alle risorse umane della compagnia, Katsoudas continuerà a rivitalizzare l’approccio e le modalità operative dell’azienda in questo settore cruciale. A proposito di strategia, il nuovo Strategy officer e Chief technology officer è Hilton Romansky. Un passato in J.P. Morgan, Romansky si è meritato la promozione nel team executive dopo 14 anni in Cisco e dopo avere guidato il gruppo responsabile delle acquisizioni.

Portano infatti la sua firma alcune operazioni sul mercato decisamente significative per il colosso Usa, tra cui l’acquisizione di Meraki, Sourcefire e Airespace. In totale, Romansky ha “speso” oltre venti miliardi di dollari in quaranta accordi di collaborazione più o meno importanti. Rimanendo sul versante economico, il nuovo Chief marketing officer è Karen Walker, mentre Chris Dedicoat è stato nominato responsabile delle vendite globali. Dedicoat negli ultimi quattro anni ha collaborato con Cisco come senior vice president dell’area Emear.

È invece un vero “principe del foro” il nuovo general counsel della società: Robbins ha scelto per questo ruolo delicato Mark Chandler, riconosciuto dal personale specializzato come uno dei più innovativi e influenti avvocati del settore. Una nuova poltrona anche per lui, quindi, dopo 19 anni dedicati alla causa di Cisco. Gli ultimi due top manager nominati dal subentrante Ceo sono Joe Cozzolino e Ruba Borno.

 

 

Cozzolino ha iniziato a lavorare in Cisco solo due anni fa, dopo un passato in Motorola, e assumerà incarichi di responsabilità nella divisione Services. Borno, invece, laurea e dottorato di ricerca in ingegneria elettrotecnica presso l’University of Michigan, è stata nominata a capo delle growth initiatives e Chief of staff. È l’unica new entry all’interno dell’azienda.

 

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