Con il chip proprietari, i MacBook Pro migliorano in tutto
I nuovi Apple MacBook Pro da 14 e 16 pollici con system-on-chip M2 Pro e M2 Max promettono incrementi di prestazioni ed efficienza energetica rispetto ai modelli con tecnologia Intel.
Pubblicato il 17 gennaio 2023 da Redazione

Due nuovi MacBook Pro da 14 e 16 pollici allargano la famiglia dei portatili di Apple destinati ai professionisti. E segnano un ulteriore passo verso la realizzazione di dispositivi che da capo a piedi racchiudono tecnologia proprietaria. Contravvenendo alle abitudini, la società di Cupertino ha scelto il mese di gennaio per presentare nuovi modelli, e per la precisione due MacBook che si distinguono innanzitutto per l’uso dei system-on-chip M2 Pro e M2 Max, entrambi sviluppati “in casa” e frutto di processo produttivo a 5 nanometri.
Apple ha sottolineato i vantaggi di efficienza energetica e di prestazioni di questi portatili rispetto a precedenti MacBook Pro con system-on-chip di Intel. In particolare, gli effetti di rendering sono “sei volte più veloci rispetto al più veloce MacBook Pro basato su Intel”, assicura Apple, mentre la gestione color grading impiega la metà del tempo. La durata della batteria tra una ricarica e l’altra si estende fino a 22 ore, un record per i Mac. E l’M2 Max, in particolare, viene definito come “il chip per laptop professionali più potente ed efficiente al mondo”.
Per quanto riguarda la connettività, i nuovi MacBook Pro supportano il più recente standard Wi-Fi, cioè il Wi-Fi 6E, fino al doppio più veloce rispetto alla precedente tecnologia. Presenti anche il Bluetooth (5.3), l’alloggiamento per schede SDXC, tre porte Thunderbolt 4 (USB‑C) a 40 Gbps e una porta Hdmi che supporta la risoluzione video 8K per la prima volta. A seconda delle configurazione, si arriva fino a 96 GB di memoria unificata nei modelli con processore M2 Max.
Tutte queste caratteristiche fanno dei nuovi MacBook Pro degli strumenti potenti per applicazioni che prevedono un intenso lavoro di grafica e massicci trasferimenti di dati, come l’editing video.
Nel dettaglio, l’M2 Pro prevede una Cpu con 10 o 12 core (sei oppure otto performance core e quattro efficiency core), Gpu a 16 o 19 core, Neural Engine 16 core, 200 GBps di banda di memoria e 16 oppure 32 GB di memoria condivisa LPDDR5. L’M2 Max si basa su Cpu a 12 core, Gpu con addirittura 30 o 38 core, Neural Engine 16 core, 400 GBps di banda di memoria, ed LPDDR5 da 42, 64 o 96 GB.
I nuovi modelli sono già in preordine e dal 24 gennaio saranno materialmente disponibili. Sul mercato statunitense i prezzi partono da 1.999 dollari per il MacBook Pro da 14 pollici con processore M2 Pro e da 2.499 dollari per la variante da 16 pollici.
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