04/04/2017 di Redazione

Concluso lo spin-out di McAfee: Intel deterrà comunque il 49%

La quota di controllo sarà del fondo Tpg Capital. Entra in società anche il private equity Thoma Bravo. L’operazione vale 4,2 miliardi di dollari e crea nuovamente uno dei principali vendor di sicurezza pure-play. Il Ceo sarà Christopher Young, già dirett

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McAfee torna a chiamarsi McAfee. Non è un gioco di parole, ma la realtà: l’azienda di sicurezza fondata dall’omonimo ed eccentrico imprenditore statunitense è passata definitivamente dal nido di Intel (dove si chiamava Intel Security) all’ala protettrice del fondo Tpg Capital: il closing dell’operazione, annunciata inizialmente lo scorso anno, è quindi arrivato. L’operazione, dal valore di 4,2 miliardi di dollari, crea così nuovamente una delle principali società di cybersecurity pure-play del mercato. Una realtà in cui, però, Intel potrà dire la sua come socio di minoranza: il colosso di Santa Clara deterrà infatti il 49 per cento delle quote, lasciando il controllo maggioritario a Tpg. Nella definizione della transazione ha trovato posto anche il fondo di private equity Thoma Bravo, nel cui portafoglio si trovano anche aziende del calibro di Blue Coat Systems e Sonicwall.

Il numero uno della nuova McAfee sarà, come ampiamente anticipato, Christopher Young, già direttore generale di Intel Security, che assumerà quindi il ruolo di chief executive officer. Bryan Taylor, partner di Tpg, è stato invece nominato presidente del consiglio di amministrazione. “Diamo a Chris Young e al team di McAfee tutto il nostro supporto affinché si affermino come una delle più grandi società di sicurezza informatica pure-play nel settore”, ha dichiarato Brian Krzanich, Ceo di Intel.

La società è formata da oltre 7.500 professionisti della sicurezza e detiene più di 1.200 brevetti tecnologici. A McAfee faranno capo anche i McAfee Labs. Secondo dati forniti dal vendor, i suoi prodotti proteggono oggi più di 3,7 miliardi di endpoint, di cui oltre 250 milioni a livello domestico. A livello di partnership, l’azienda può fare affidamento sul programma Security Innovation Alliance, che conta su oltre 135 collaborazioni attive.

Al centro della roadmap di McAfee si trova l’adozione di tecnologie di machine learning, con l’ottica di abbandonare progressivamente lo storico approccio basate sulle firme. L’obiettivo, grazie all’intelligenza artificiale, è quello di individuare gli attacchi mentre avvengono e non più a fatto concluso. L’apprendimento automatico si rivelerà utile anche dopo la violazione, perché aiuterà i clienti a capire in che modo le reti sono state attaccate.

 

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