04/08/2021 di Redazione

Container e applicazioni tradizionali, Oracle getta un “ponte”

La nuova Oracle Verrazzano Enterprise Container Platform consente di lanciare, gestire e proteggere applicazioni containerizzate in Kubernetes, ma può essere usata anche sulle app tradizionali WebLogic Server.

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Oracle non è ancora andata in vacanza: nel pieno dell’estate, l’azienda di Redwood ha presentato una novità per la gestione delle applicazioni contenute nei container, ed è una novità all’insegna dell’open-source. Quel che è più interessante di  Oracle Verrazzano Enterprise Container Platform, questo il nome, è il fatto di poterla utilizzare per la gestione delle app strutturate a microservizi ma anche di quelle tradizionali, realizzate con WebLogic Server. Oracle, infatti, l’ha definita come una sorta di “ponte” tra i mondi dell’on-premises e dei vari tipi di implementazioni cloud.

 

La piattaforma consente alle aziende di accelerare e unificare lo sviluppo applicativo in scenari ibridi e multi-cloud, preservando però gli eventuali investimenti precedenti in tecnologie a supporto delle applicazioni tradizionali, basate o meno su WebLogic Server. Molte aziende, oggi come oggi, ancor preferiscono appoggiarsi alle applicazioni on-premises per le attività più critiche ma vogliono anche approfittare dei vantaggi dei container (velocità, innovazione, costi) e dell’approccio a microservizi (flessibilità, aggiornamento).

 

In sintesi, Oracle Verrazzano Enteprise Container Platform permette di fare tre cose: implementare, gestire e proteggere applicazioni container-based in Kubernetes; unificare la gestione del ciclo di vita delle applicazioni a microservizi e di quelle tradizionali poggiate su WebLogic Server; standardizzare la gestione dei cluster Kubernetes, siano essi eseguiti on-premise o nel cloud (di Oracle o di altri fornitori). La Enteprise Container Platform, dunque, permette di implementare le applicazioni container su qualsiasi cluster Kybernetes in cui sia installata Verrazzano, la piattaforma per container open-source creata da Oracle

La piattaforma include (e manterrà sempre aggiornate) componenti open-source destinate a varie attività, come la gestione intelligente dei carichi di lavoro sui cluster Kubernetes, l’osservabilità automatizzata per i componenti di sistema e le applicazioni, la gestione del ciclo di vita delle applicazioni, la capacità di gestire carichi di lavoro “multi linguaggio”, la gestione dell’infrastruttura Kubernetes, la sicurezza di piattaforma multi-livello, la coerenza/consistenza cross-cloud.

A detta di Oracle, un primo vantaggio è il miglioramento della produttività degli sviluppatori, che possono adottare i principi del DevOps e dello sviluppo cloud-nativo e dunque velocizzare i tempi di implementazione. In secondo luogo, è possibile modernizzare le applicazioni esistenti scegliendo tra microservizi o tecnologie applicative tradizionali WebLogicServer. La piattaforma si basa su Oracle WebLogic Kubernetes Toolkit e permette di spostare rapidamente le applicazioni su container e in Kubernetes e di automatizzare attività di WebLogic come provisioning, implementazione, configurazione accessi, raccolta metriche e log, eccetera. Il terzo vantaggio di Oracle Verrazzano Enteprise Container Platform è in realtà un insieme di vantaggi, derivanti dall’approccio cloud-nativo e open-source: nessun vincolo di vendor lock-in, migliore automazione, osservabilità, gestione del ciclo di vita per tutte le applicazioni, a prescindere da dove risiedano.

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