Microsoft non è immune da cyberattacchi: è stata questa, secondo le nuove dichiarazioni dell’azienda, la causa dei disservizi che si erano verificati nei primi giorni di giugno su Outlook, Teams, OneDrive, SharePoint e altre applicazioni. I disservizi registrati sono stati circa 18mila.
“A partire dall’inizio di giugno 2023, Microsoft ha identificato impennate di traffico verso alcuni servizi, con temporaneo impatto sulla disponibilità”, ha scritto l’azienda in un blogpost. L’indagine avviata ha permesso di verificare che si è trattato di un attacco DDoS (Distributed Denial-of-Service), che ha inondato di traffico i server di Microsoft per mandare in tilt i suoi servizi.
Sugli autori non c’è certezza, ma il gruppo hacker emergente Storm-1359, noto anche come Anonymous Sudan, ha successivamente rivendicato l’attacco attraverso il proprio canale Telegram. Secondo alcuni addetti ai lavori si tratterebbe di un collettivo di origine russa.
Non c’è evidenza, in ogni caso, di alcun furto o compromissione di dati. Microsoft ha comunque suggerito ai propri utenti di adottare sistemi di protezione dagli attacchi DDoS, come per esempio l’Azure Web Application Firewall.