03/10/2017 di Redazione

Facebook si è innamorato del riconoscimento facciale

Il social network sta valutando un’ipotesi di autenticazione biometrica per sbloccare gli account, nel caso la convalida a due fattori fallisca. I dettagli sono al momento ancora pochi, ma l’azienda ha confermato il suo interesse per la tecnologia.

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Il Face Id di iPhone X sembra fare proseliti. Secondo Techcrunch Facebook starebbe sperimentando un sistema di riconoscimento facciale per autenticare l’utente. Ovviamente non per sbloccare il telefono, come accade per il nuovo e costoso dispositivi Apple, ma per accedere nuovamente all’applicazione mobile del social network dopo “essere stati lasciati fuori”. Vale a dire in seguito a un blocco. Contattata da Techcrunch, l’azienda di Menlo Park ha spiegato di trovarsi in una fase di testing di una nuova funzionalità “per le persone che vogliono verificare velocemente e facilmente la proprietà dell’account, nel caso di un processo di recupero delle credenziali”. Facebook parla di funzionalità opzionale e attivabile soltanto sui dispositivi dove si è effettuato almeno un accesso.

Si tratta in sintesi di un’ulteriore elemento di sicurezza, che va ad aggiungersi al metodo classico a due fattori, che unisce l’inserimento di una password a un codice univoco inviato via Sms. Da quello che si può capire al momento, sembra che l’autenticazione biometrica interverrà proprio nei casi in cui il tentativo di accesso con il doppio fattore non vada a buon fine. I test in corso dalle parti di Menlo Park servono ovviamente per verificare la sicurezza della soluzione e la sua resistenza a trabocchetti di varia natura, come l’utilizzo di fotografie dell’utente.

A scatenare però il dibattito in Rete è, ancora una volta, la questione della privacy. Per riconoscere il titolare dell’account, infatti, l’app dovrà memorizzare una (o più) foto dell’utente e confrontarla poi di volta in volta con i nuovi scatti. È molto probabile che le informazioni vengano trasmesse ai server dell’azienda californiana, a differenza dell’Apple Face Id che effettua invece tutte le elaborazioni direttamente sul dispositivo.

Si tratta in realtà di una discussione che lascia il tempo che trova, in quanto Facebook è pieno di nostre fotografie e di informazioni più o meno riservate. È parte integrante della sua natura, così come di quella di tutti gli altri social, e rappresenta il compromesso fra la condivisione pubblica delle nostre esperienze personali e il diritto a un trattamento sicuro dei dati.

 

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