11/05/2018 di Redazione

Gli utenti sono disposti a pagare, Dropbox inizia con il passo giusto

Per la società di servizi di storage e file sharing, la prima comunicazione dei risultati trimestrali dopo il debutto al Nasdaq è tutta positiva. In un anno gli iscritti premium sono aumentati di oltre il 23%.

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In un Web affollato di servizi gratuiti, riuscire a farsi pagare è già un successo. Dropbox ha guadagnato oltre due milioni di utenti premium nell'ultimo anno, o più precisamente fra il primo trimestre del 2017 e quello del 2018 gli iscritti paganti sono saliti da 9,3 a 11,5 milioni (+23,7%). Gli analisti di Thomson Reuters si attendevano una soglia di 11,3 milioni di utenti. È questo solo uno dei motivi di soddisfazione racchiusi nei risultati trimestrali resi noti dalla società di San Francisco: per Dropbox si è trattato della prima comunicazione di questo genere, conseguenza del debutto al Nasdaq dello scorso marzo.

Il fatturato del trimestre, 316,3 milioni di dollari, un dato corrispondente a un incremento anno su anno del 28% e molto superiore alla stima di 309,3 milioni fatta dagli analisti di Wall Street. Il margine operativo Gaap è sostanzialmente esploso, passando dal rappresentare un 13,5% del giro d'affari del primo quarter 2017 al 147,3% di un anno dopo, mentre il margine operativo non-Gaap è salito dal 2,2% al 10,9%.

La crescita degli utenti paganti e l'allargamento delle opzioni di abbonamenti premium hanno favorito la crescita di fatturato nel primo trimestre”, ha commentato il Ceo, Drew Houston. “Abbiamo continuato ad arricchire di valore la nostra piattaforma con nuove funzionalità e migliorato il nostro ecosistema attraverso collaborazioni con Salesforce e Google”. Da qualche settimana sono state introdotte, infatti, delle integrazioni fra il servizio cloud e la piattaforma Crm, mentre a breve sarà possibile creare, aprire e modificare file della G-Suite (Documenti, Presentazioni o Fogli) direttamente da Dropbox.

 

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