23/04/2019 di Redazione

Il 2019 di Huawei è partito con il piede giusto

Nel primo trimestre il fatturato è cresciuto di quasi il 40% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso. Ma resta il punto interrogativo sul business del 5G.

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Huawei non arretra, anzi: reduce dalle molte polemiche sulla sicurezza delle sue tecnologie per il 5G, nelle quali avrà in ogni caso un ruolo da protagonista, e forte di un 2018 in cui ha guadagnato altre posizioni nel mercato degli smartphone, la società cinese ha fatto sapere di aver chiuso il primo trimestre del 2019 con una crescita di fatturato del 39% del rispetto all’analogo periodo  dell’anno scorso. Nei tre mesi l’azienda ha venduto hardware, software e servizi per circa 179.700 miliardi di yuan, corrispondenti a circa 26.800 miliardi di dollari, sui quali ha ottenuto un 8% di margine di profitto (quota leggermente superiore rispetto a un anno prima).

 

Non si tratta di un report trimestrale completo, ma questi pochi numeri dipingono un business in salute. E,  riporta Reuters, l’amministratore delegato attualmente in carica, Guo Ping, ha detto di attendersi nel 2019 delle crescite a doppia cifra per tutte e tre le divisioni aziendali, cioè Consumer, Carrier ed Enterprise.

 

Successi e incertezze del 5G
Per quanto riguarda il futuro del 5G di Huawei, molto dipenderà dalla politica e dalla diplomazia internazionali, nonché in Europa dall’opera di valutazione oggettiva dei rischi delle infrastrutture di rete di quinta generazione che gli Stati membri sono chiamati a realizzare (secondo le raccomandazioni Ue recentemente approvate).Come noto, da Donald Trump e dalle principali agenzie federali statunitensi è partita da mesi una campagna di allarmismo sul rischio connesso agli apparati di rete di Huawei, che sarebbero un potenziale alleato del governo di Pechino per attività di cyberspionaggio.

 

La società si è ripetutamente difesa con dichiarazioni dei suoi dirigenti e ha ben pensato di inaugurare a Bruxelles un “centro per la trasparenza” aperto a istituzioni, clienti e partner. Il lavoro commerciale, intanto, va avanti. Secondo quanto annunciato da Huawei a fine marzo, finora sono stati chiusi una quarantina di contratti commerciali per tecnologie 5G da fornire ai carrier di tutto il mondo; sono già state consegnate 70mila stazioni base 5G, numero che salirà a 100mila entro la fine di maggio.

 

Huawei Mate X

 

Smartphone Huawei navigano in acque sicure (tranne il Mate X?)
Nel campo dei telefoni cellulari, il futuro appare forse meno incerto, nonostante il generale rallentamento del mercato. Invece, gli oltre 200 milioni di dispositivi commercializzati l’anno scorso segnano un record e rappresentano un incremento di un terzo sui volumi del 2018. Nei primi tre mesi di quest’anno, invece, a detta dell’azienda il conteggio è già arrivato a 59 milioni, volume nettamente superiore ai 39,3 milioni che (in base a dati di Strategy Analytics) erano stati venduti tra inizio gennaio e fine marzo 2018.

 

Piccola nota stonata, sebbene sia solo un’indiscrezione, è quella del presunto rinvio della commercializzazione del Mate X: lo smartphone con schermo pieghevole potrebbe raggiungere gli scaffali solo a settembre, a causa di un problema di display simile a quello riscontrato sul modello della concorrenza, il Galaxy Fold di Samsung.

 
 

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