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Il cloud pubblico prenderà il sopravvento nel 2025

Secondo Gartner, fra quattro anni il 51% della spesa in software applicativo, software infrastrutturale, servizi di business process e sistemi di infrastruttura sarà destinata a servizi di cloud pubblico.

Pubblicato il 14 febbraio 2022 da Valentina Bernocco

Quando, dopo anni di crescita, il cloud prenderà davvero il sopravvento sul mondo IT tradizionale, cioè sul software in licenza e sulle infrastrutture di proprietà, tenute on-premise? Per rispondere, bisogna innanzitutto fare chiarezza sui termini. Secondo i calcoli di Gartner, nei quattro segmenti interessati dalla “migrazione” - cioè software applicativo, software infrastrutturale, servizi di business process e sistemi di infrastruttura - in questo 2022 il 41% della spesa aziendale sarà destinato a soluzioni di cloud pubblico e la restante parte a software e hardware tradizionale.

Sono categorie molto ampie e si tratta, in sostanza, del total addressable market del cloud. Bisognerà aspettare il 2025 per vedere il “sorpasso”: in quell’anno, infatti, il cloud assorbirà il 51% della spesa mondiale delle aziende in queste quattro aree tecnologiche. Nel 2022 le aziende investiranno nel passaggio al cloud circa 1.300 miliardi di dollari, il 57,7% dei quali è diretto verso il software applicativo (Software as-a-Service). La somma salirà a 1.800 miliardi di dollari nel 2025, con una percentuale del 65,9% rivolta al SaaS.


“Il passaggio al cloud ha soltanto accelerato negli ultimi due anni per via del covid-19”, ha commentato Michael Warrilow, research vice president di Gartner, “poiché le aziende hanno risposto a una nuova dinamica di business e sociale”. I fornitori di tecnologie e servizi che non riescono ad adattarsi al ritmo del passaggio al cloud affrontano il rischio crescente di diventare obsoleti o, nel migliore dei casi, di essere relegati nei mercati a lenta crescita”.

Se nell’ultimo biennio il motore della trasformazione digitale (e dunque anche della migrazioni in cloud) è stata soprattutto la pandemia, quali forze plasmeranno il mercato nei prossimi anni? A detta di Gartner, saranno in particolare il bisogno di integrazione tecnologica, di processi di lavoro agili e di architetture “componibili”, cioè modulari, fatte di “mattoni” tecnologici relativamente indipendenti l’uno dall’altro e tali da garantire alle aziende un certo grado di resilienza anche di fronte a cambiamenti imprevisti. Inoltre le aziende andranno sempre più verso un modello di cloud distribuito, cioè non centralizzato, capace di soddisfare requisiti di particolare collocazione geografica e sovranità sui dati, e ancora di bassa latenza e di elevata larghezza di banda.

 
Tag: mercati, gartner, cloud, mercato, migrazione, trasformazione digitale

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