03/04/2017 di Redazione

Il database di Teradata è più flessibile con le nuove licenze

L’azienda ha introdotto un nuovo modello di licensing, strutturato su quattro livelli, per facilitare l’implementazione e lo spostamento di carichi di lavoro dall’on-premise al cloud e viceversa, con un focus sugli ambienti ibridi.

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Teradata cambia il proprio modello di licensing per consentire ai clienti di sfruttare al meglio i vantaggi del proprio database nell’era del cloud ibrido. Addio quindi alle implementazioni sulla nuvola bloccate o a quelle on-premis in silos: con le nuove licenze portabili, le aziende possono scegliere, muovere, espandere e ristrutturare ambienti cloud ibridi a seconda delle esigenze. È possibile così, per esempio, sviluppare innanzitutto una soluzione analitica proprietaria sfruttando un sistema Teradata Intelliflex on-premise e in seguito, spostarla sulla nuvola gestita Intellicloud. Un procedimento che garantirà ai clienti un maggior numero di opzioni per sviluppare e distribuire il database, senza doversi preoccupare della scalabilità della soluzione.

Il nuovo schema di licensing è strutturato su quattro livelli, con caratteristiche in bundle e in abbonamento. Il primo è quello di “Sviluppo” ed è gratuito per l’implementazione del database in un ambiente non di produzione: un aiuto alle aziende che stanno sviluppando nuove applicazioni e devono effettuare batterie di test prima di passare allo step successivo.

Il secondo gradino è quello “Base”, pensato per data warehouse entry-level. Segue poi il livello “Avanzato”, che supporta carichi di lavoro misti e, infine, la classe “Enterprise”: in questo caso gli utenti hanno a disposizione un insieme di funzionalità più solido per la gestione dei workload, con la possibilità di utilizzare anche gli strumenti Teradata Active System Management e Intelligent Memory.

 

 

“Non è portabile soltanto la licenza del database tra le varie opzioni di cloud ibrido, ma lo sono anche i carichi di lavoro, abilitati da una base di codice comune in tutte le implementazioni”, spiega John Dinning, executive vice president e chief business officer di Teradata, il cui evento Universe Emea è in corso fino al 5 aprile a Nizza. “Questa flessibilità è una novità assoluta nel nostro settore e significa che i modelli di dati, le applicazioni e gli sforzi di sviluppo possono essere migrati o trasferiti senza variazioni verso qualsiasi ecosistema”.

 

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