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Il drone autonomo cinese di EHang battezza i cieli statunitensi

Per la prima volta il velivolo a guida autonoma della startup cinese ha compiuto un volo sperimentale negli Stati Uniti, e più precisamente in North Carolina.

Pubblicato il 09 gennaio 2020 da Redazione

I taxi volanti a guida autonoma (totalmente o quasi) arriveranno prima negli Stati Uniti o in Cina? L’attenzione dei media è stata puntata finora soprattutto sul progetto di Uber, annunciato già nel 2016 ma ancora non sfociato in un vero e proprio velivolo funzionante, mostrato pubblicamente. Al Ces di Las Vegas, qualche giorno fa, l’azienda di San Francisco ha messo in mostra un mock-up, mentre per il debutto commerciale di Uber Elevate (così si chiamerà il servizio) in alcune selezionate città si dovrà aspettare almeno fino al 2023. La concorrenza cinese, però, potrebbe battere Uber sul tempo.

EHang, una startup di Guangzhou da poche settimane quotata al Nasdaq, ha realizzato il primo volo di test nei cieli statunitensi, dopo aver già dimostrato il funzionamento della propria tecnologia in migliaia di voli sperimentali in Cina, Medio Oriente ed Europa. Il debutto nordamericano è avvenuto Raleigh, in North Carolina, in occasione di un summit dedicato ai trasporti. Ed è conseguenza del via libera concesso dalla Federal Aviation Administration all’EHang 216: un autonomous aerial vehicle (Aav) a due posti, che decolla verticalmente grazie a un sistema di eliche e che consuma soltanto energia elettrica. Progettato, naturalmente, con accorgimenti di sicurezza come la ridondanza dell’approvvigionamento energetico (con un sistema principale e uno di backup) e un meccanismo che, in caso di malfunzionamenti, in automatico riporta a terra il velivolo. L’Aav decolla e atterra in punti prestabiliti e può essere monitorato da remoto attraverso un’applicazione.

 

 

 

 

Il debutto nordamericano della startup cinese ha avuto la benedizione del governatore della North Carolina, Roy Cooper, che si è detto “orgoglioso di ospitare in North Carolina il primo volo di un veicolo aereo autonomo negli Stati Uniti”, e che ha lodato l’idea di una tecnologia che potrà trasformare sia il trasporto passeggeri, sia il cargo. “Sarà molto positiva per l’economia”, ha detto Cooper. 

 

Ma siamo solo all’inizio. L’autorizzazione concessa dalla Federal Aviation Administration riguardava la possibilità di realizzare un volo di test senza passeggeri a bordo. Ora l’azienda cinese sta “collaborando con la Faa per ottenere l’approvazione per un volo di prova con passeggeri dell’EHang 216 nel prossimo futuro”. La destinazione finale sarà il varo di servizi di trasporto su brevi tratte e nelle aree urbane e in patria questa meta sembra abbastanza vicina. Entro la fine di febbraio la startup completerà un programma pilota che le consentirà di ottenere l’approvazione dell’ente di aviazione civile cinese per l’avvio del servizio commerciale. Finora EHang ha già venduto ad altre aziende una quarantina di Aav.

 
Tag: droni, robot, trasporti, driverless, taxi, self driving car, Heang

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