13/01/2015 di Redazione

Il futuro dei Pc: toccato il fondo, parte la risalita

Idc e Gartner dissentono sulle cifre, quantificando diversamente il numero e il trend delle vendite di personal computer a fine 2014. L’interpretazione del mercato è però la medesima: superata la corsa ai tablet, lo scenario sis ta stabilizzando e per i P

immagine.jpg

Il fondo del barile, più volte chiamato in causa dalle società di ricerca negli ultimi mesi, il mercato Pc non l’aveva ancora toccato. Fino all’ultimo trimestre del 2014, quando – a detta di Idc – le consegne di personale computer su scala globale sono scese ancora del 2,4% nel confronto con lo stesso periodo del 2013. Un calo comunque inferiore, dimezzato, rispetto al -4,8% pronosticato precedentemente da Idc e segno di uno scenario in cui il tasso di ricambio di Pc è ancora lento (con buona pace di Microsoft e del suo Windows 8) ma in leggera ripresa.

Da qui i personal computer ripartono, e da qui calcoli e ragionamenti si complicano per la necessità di distinguere fra i pc “puri”, tradizionali, e quelli “ibridi”, incrociati con i tablet, con schermi tattili e tastiera staccabile. Una necessità soprattutto teorica, perché la categoria dei trasformabili ha ormai colonizzato territori ampi, invadendo non solo l’utenza consumer (che un tempo acquistava netbook e che è poi passata ai tablet) ma anche quella business (che dai notebook, spessi e pesanti, si è evoluta verso gli ultraboook o i più economici Chromebook). Insomma il concetto di “personal computer” è elastico e opinabile e spesso nei commenti degli analisti è difficile capirne i confini.

Quel che più conta è che le profezie più fosche della cosiddetta “era post-Pc” non si sono realizzate. I vendor hanno continuato a innovare, differenziando l’offerta fra notebook tradizionali, modelli più piccoli, leggeri e touch e workstation portatili. Il crescente interesse per i Chromebook e gli sforzi promozionali di Microsoft per Windows 8 hanno in parte risollevato il risultato finale del trimestre ottobre-dicembre, in cui nel mondo sono stati venduti 80,8 milioni di Pc, secondo Idc. Nell’arco dei dodici mesi, invece, il numero ha raggiunto i 308,6 milioni di unità, in calo del 2,1% rispetto al 2013.
 
Di certo non è il caso di festeggiare, perché – come ha spiegato l’analista di Idc Jay Chou “gli acquisti di Pc sono principalmente spinti dal fatto che gli utenti possiedono modelli vecchi di tre o cinque anni, che non permettono più di essere produttivi, e dunque vogliono sostituirli”. In ogni caso, il futuro all’orizzonte per gli Oem sarà migliore dei mesi alle spalle.

 

I dati di Idc sul terzo trimestre del 2014


Ritorno di fiamma
Più roseo è lo scenario dipinto da Gartner, secondo cui nell’ultimo trimestre del 2014 le vendite di Pc sarebbero addirittura cresciute dell’1%, anno su anno, con 83,7 milioni di unità consegnate alla distribuzione. Un ulteriore segno di stabilizzazione del mercato.

L’analista Mikako Kitagawa ha ricondotto questo trend a un parziale “ritorno di fiamma” verso i Pc dopo un periodo di infatuazione per le tavolette. “La sostituzione dei Pc in uso con i tablet ha avuto un picco nel 2013 e nella prima metà del 2014”, ha commentato Kitagawa, “ma ora che i tablet hanno raggiungo un’alta penetrazione in alcuni mercati chiave, gli acquisti stanno lentamente tornando verso i Pc”.

Con alcuni, necessari, distinguo fra una regione geografica e l’altra: il trend descritto vale soprattutto per i mercati maturi, in testa gli Stati Uniti e a seguire l’Europa Occidentale e l’Emea, mentre in quelli emergenti i segnali di ripresa del mercato Pc sono ancora molto deboli. “Attribuiamo questa debolezza alla forte propensione verso gli smartphone e i tablet in quei contesti geografici, dove invece i computer non sono una priorità", ha specificato l'analista. "Persino i notebook a basso costo fanno fatica ad affermarsi, a causa di diversi modelli di utilizzo dei dispositivi portatili”.

 



Chi sale e chi scende
Il vincitore del 2014, quasi inutile esplicitarlo, è Lenovo. Confermatosi primo vendor a livello mondiale, a detta di Gartner nel quarto trimestre ha raggiunto un market share del 19,4% (+1,1% rispetto alla quota di fine 2013) e incrementato del 7,5% le proprie consegne. Nell’intero 2014 il produttore cinese ha venduto 59 milioni di computer.

Ancor meglio in termini di crescita ha fatto Apple, con un aumento di vendite a doppia cifra, quantificato da Gartner in un +11,5% e da Idc in un +19%. Bene anche Hp (+15% di incremento nel confronto fra il quarto trimestre del 2014 e del 2013, secondo Idc), mentre il terzo player del mercato, Dell, ha aumentato dell’8,8% (dato di Gartner) il numero dei Pc in consegna raggiungendo una quota del 12,8%. Seguono, nell’ordine Acer e Asus. Tutti, dalle rispettive posizioni in classifica, guardano con speranza alle promesse del 2015: il lancio di Windows 10, definita da Microsoft come la sua "piattaforma universale", i nuovi processori Intel Core di quinta generazione, e poi ancora - per Apple - gli effetti speciali del nuovo MackBook Air.

 

ARTICOLI CORRELATI