09/10/2015 di Redazione

Il mantra degli analisti: per la ripresa dei Pc si deve aspettare

Ancora una volta, sia Idc sia Gartner riportano dati trimestrali in calo per il mercato dei personal computer: rispettivamente, -10,8% e -7,7% nel terzo quarter del 2015 rispetto al 2014. Gli effetti di Windows 10, però, si vedranno nel lungo periodo.

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Dopo la recente boccata d’aria, il mercato dei Pc è di nuovo in affanno. Un calo a doppia cifra, del 10,8%, è la stima fatta da Idc sui livelli di vendita (numero di device in consegna alla distribuzione su scala globale) dei personal computer nel terzo trimestre di quest’anno, se paragonato all’analogo quarter del 2014. Su scala mondiale, fra inizio luglio e fine settembre sarebbero stati venduti 73 milioni di Pc. Meno pessimistica ma analoga nella sostanza è la valutazione di Gartner, che contiene il calo in un -7,7% stimando un volume di vendita di 73,7 milioni di unità.

L’effetto trainante di Windows 10, insomma, ancora non c’è stato, anzi il sistema operativo ha potuto essere installato sui computer con a bordo Windows 7 e Windows 8 regalando loro nuova vita. È anche vero che la tornata autunnale di nuovi modelli ha appena iniziato a palesarsi (per esempio, con gli annunci di Hp) e che il tempo di shopping tecnologico per aziende e utenti consumer tradizionalmente non è certo l'estate.

E anche l’ormai noto problema della conversione del dollaro ci ha messo del suo per scoraggiare i nuovi acquisti. Lo scenario è così riassunto da Idc: “In molte regioni il canale si è focalizzato sullo smaltimento dell’inventario di modelli Windows, in attesa che faccia l’ingresso in scena una più completa offerta basata su Windows 10 e sui processori Intel Skylake”. A detta della società di ricerca, inoltre, “Pur leggermente attenuata la svalutazione monetaria ha continuato a inibire le spedizioni di Pc nel terzo trimestre. Anche se in generale Windows 10 ha ricevuto buone recensioni e ha risvegliato l’interesse verso i Pc, molti utenti hanno scelto di aggiornare i loro modelli in uso piuttosto che acquistarne di nuovi”.

Idc si è comunque detta ottimista: “Nel breve periodo la disponibilità dell’aggiornamento gratuito a Windows ostacolerà le vendite di Pc, ma il miglioramento dell’esperienza utente su diversi segmenti di offerta dovrebbe alimentare la domanda di nuovo hardware nel lungo termine”. Sembra dunque di riascoltare un motivo già canticchiato dagli analisti lo scorso trimestre: il mercato sta ancora calando, ma la ripresa è all’orizzonte. Anche Gartner prefigura “condizioni di mercato più stabili” per il 2016, oltre a far notare come già nel presente alcune nicchie stiano crescendo (per esempio, i notebook e gli ultrabook di fascia alta venduti negli Stati Uniti).

 

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Per quanto riguarda le classifiche dei produttori, Lenovo è ancora al primo posto con il 21% della torta (il dato è di Idc), seguito dal 19,6% di market share di Hp e dal 14,3% di Dell. Fuori dal podio Apple, in crescita grazie al rinnovo della gamma dei MacBook con un 7,5% di quota mercato a volume e con il 15% del giro d’affari. Al quinto posto, pur in calo, Acer con il 7% di market share.
 

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