18/04/2016 di Redazione

Il nuovo indossabile giapponese è più sottile della pelle

Un team di ricercatori dell’Università di Tokyo ha realizzato un device spesso tre micrometri che permette al momento di rilevare la saturazione di ossigeno nel sangue, trasmettendo i dati a un display epidermico flessibile. Gli scienziati hanno utilizzat

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Più indossabile di così diventa anche solo difficile immaginarlo. I ricercatori dell’Università di Tokyo hanno realizzato un prototipo di display flessibile i cui particolari Led polimerici misurano solo tre micrometri di spessore, molto meno dell’epidermide. In questo modo, lo schermo diventa a tutti gli effetti una naturale e quasi impercettibile estensione del corpo umano. L’unico neo è che, per rimanere aderente alla pelle, il display deve al momento essere coperto con una sottile pellicola. Trattandosi di una prima sperimentazione, inoltre, le funzionalità dell’indossabile giapponese sono limitate alla rilevazione della saturazione di ossigeno nel sangue, misurata sul dito della mano. Ma si tratta, comunque, di un passo avanti importante verso un’integrazione sempre più profonda tra uomo e macchina.

Dal punto di vista tecnico, i ricercatori nipponici hanno realizzato una skin optoelettronica sfruttando Led polimerici a tre colori e fotorilevatori organici (sensori) che permettono di “sentire” quanto avviene a livello corporeo, trasmettendo poi input elettronici al display posto in questo caso sul braccio. La flessibilità dei componenti garantisce inoltre un comfort assoluto.

La pellicola protettiva sviluppata dal team guidato da Takao Someya e da Tomoyuki Yokota è composta di strati alternati di materiali inorganici (ossinitruro di silicio) e organici (parylene). Il sottile film previene il passaggio di ossigeno e di vapore acqueo nell’aria, allungando così in modo sensibile la durata del dispositivo indossabile.

“L’avvento dei cellulari ha cambiato il modo in cui comunichiamo”, ha spiegato Someya a Science Daily. “Malgrado questi strumenti diventino sempre più piccoli, sono ancora device separati che dobbiamo portare in giro. Come cambierebbero le cose se avessimo schermi aderenti al nostro corpo, capaci di mostrare le nostre emozioni o il livello di stress o di malessere?”.

 

Android Wear accoglie la posta elettronica di Outlook

Tornando sulla terra e lasciando per il momento il mondo della ricerca, va segnalato che il client email Microsoft Outlook è attualmente in fase di rilascio su Google Play nella versione compatibile con Android Wear. Il colosso di Redmond, quindi, ha deciso di farsi strada anche sugli indossabili dotati dell’ecosistema del robottino verde, dopo aver pubblicato Outlook per Apple Watch ad agosto 2015. Così come nella versione per il wearable della Mela, anche in questo caso è ovviamente possibile ricevere notifiche all’arrivo di nuove mail direttamente sul polso.

Ma non solo. Si possono consultare anche i messaggi vecchi senza toccare lo smartphone, inviando al volo risposte preconfezionate o dettate al momento utilizzando la trascrizione vocale. Come detto, la nuova applicazione è ancora in fase di rollout e la disponibilità può variare a seconda dei mercati. Per esempio, la pagina ufficiale di Outlook su Google Play in italiano non riporta al momento alcun dettaglio sulla compatibilità con Android Wear.

 

 

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