16/03/2018 di Redazione

Il roaming “come a casa” è un successo: più 435% di traffico

Nel terzo trimestre del 2017 sono stati utilizzati 84 milioni di GB di dati nei Paesi dell’Unione Europea, una diretta conseguenza dell’abolizione dei costi extra per navigare e chiamare dall’estero. Lo certifica il Berec, l’organismo che regola le comuni

immagine.jpg

L’abolizione delle tariffe di roaming in Europa piace ai consumatori. E non poteva essere altrimenti, considerato che dallo scorso giugno è possibile navigare sul Web tramite reti mobili “come a casa”, senza cioè incorrere in costi aggiuntivi rispetto alle tariffe previste dal proprio piano. Un’iniziativa che, a quanto pare, è un vero e proprio successo. Lo ha certificato il Berec, l’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche, che ha sottolineato come nel terzo trimestre del 2017 il traffico dati in roaming nell’Unione sia cresciuto del 435 per cento anno su anno. In totale, secondo l’authority, sono stati “utilizzati” 84 milioni di GB, con volumi che ovviamente variano da Paese a Paese. Ma il trend, come spiegato dal presidente del Berec, Johannes Gungl, è chiaro. Per il dirigente il progetto comunitario è “un evidente successo dal punto di vista dell’utente finale”.

Un’altra buona notizia arriva direttamente dagli operatori telefonici, che avrebbero mantenuto tariffe all’ingrosso decisamente inferiori rispetto ai limiti previsti dalla direttiva della Ue (anche per il traffico voce ed Sms). Si tratta dei costi che le telco si applicano fra loro quando un abbonato si reca all’estero e che, fino all’anno scorso, venivano scaricati pesantemente sul cliente finale.

Ricordiamo che i piani di Bruxelles non prevedono alcun limite all’utilizzo del traffico, né temporale né di soglie: sarà quindi possibile consumare tutto il proprio “capitale” voce e dati rinnovandolo senza problemi. Il Berec, durante una conferenza sul Mercato europeo delle comunicazioni elettroniche, ha lanciato inoltre una consultazione pubblica di sei settimane sulla neutralità della Rete.

Abolita di fatto negli Stati Uniti a fine 2017, la net neutrality è una tema centrale anche per il Vecchio Continente e per le sue politiche comunitarie. L’obiettivo dell’authority è fornire alla Commissione una serie di feebdack di tutti gli attori coinvolti in vista della revisione del regolamento, attesa per aprile dell’anno prossimo. Fra i vari aspetti presi in esame spicca anche il 5G: il Berec vuole capire quale impatto potranno avere sulla net neutrality le reti mobili di quinta generazione.

 

ARTICOLI CORRELATI