22/05/2018 di Redazione

In chat olografica con Hydrogen One sembrerà di stare in un film

Il primo smartphone olografico mai proposto, sviluppato da Red, debutterà in agosto negli Usa con AT&T e Verizon. La sua specialità saranno le videochiamate olografiche in 3D.

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Chiacchiereremo presto con gli ologrammi tridimensionali dei nostri interlocutori, con l'impressione forse di tuffarci in un film di fantascienza. Con Hydrogen One, il primo smartphone “olografico” mai proposto, ciò che fino a ieri pareva avanguardia tecnologica soltanto immaginabile presto sarà una realtà per i clienti di AT&T e Verizon. E non è un caso se questo oggetto, atteso in commercio ad agosto, è stato presentato come prototipo nella mecca del cinema, ad Hollywood, e se è nato da una società produttrice di videocamere, Red. Si tratta di uno smartphone Android sui generis, destinato agli amanti o curiosi della realtà virtuale, aumentata e dei contenuti 3D, ma forse ancor più agli amanti del cinema. Evidentemente gli interessati non sono pochi: la disponibilità dei preordini si è già esaurita, nonostante l'esosa richiesta di 1.295 dollari per la variante con scocca in alluminio e di 1.595 dollari per quella in titanio.

Hydrogen One si distingue innanzitutto per essere un dispositivo modulare, che può aggiungere al corpo centrale (il telefono) elementi accessori come una macchina fotografica e una videocamera. Con questo oggetto si potranno visualizzare contenuti 3D e olografici senza dover indossare visori od occhiali di realtà aumentata, e sarà possibile avviare una “Holo chat” dialogando con l'immagine olografica del proprio interlocutore.

Se ne era parlato già l'anno scorso con la prospettiva di un lancio nella prima metà del 2018, ma la casa produttrice si sta prendendo qualche mese di tempo ulteriore per aggiungere funzionalità. Rispetto al concept di cui si era parlato mesi fa, l'Hydrogen One riveduto e corretto include ben quattro fotocamere (due frontali e due posteriori) che possono acquisire immagini e audio in 4-View senza richiedere la presenza di moduli aggiuntivi. Come ammesso un mese fa da un dipendente dell'azienda su un forum di utenti dei prodotti Red, “non abbiamo assolutamente idea di quello che stiamo facendo. Non abbiamo mai costruito un telefono”. Questo oggetto sperimentale sarà un work in progress continuo, senza pretese di completezza nel momento del lancio, poiché anzi “ci saranno più aggiornamenti firmware e software di quanti mai ce ne siano stati per un telefono”.

Non si conoscono specifiche tecniche, ma considerati il prezzo e il posizionamento dell'offerta di Red si presumono caratteristiche di fascia molto alta, specie per quanto riguarda l'acquisizione e riproduzione di contenuti multimediali. Lo schermo da 5,7 pollici, frutto di nanotecnologia, potrà passare agevolmente dalla modalità tradizionale a due dimensioni a quella in 3D, e sarà possibile collegare videocamere e anche macchine da presa professionali per ottenere un monitor aggiuntivo.

 

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