14/04/2023 di Redazione

Industria, il digitale spinge efficienza, resilienza e sostenibilità

Una ricerca di The Innovation Group svela che le aziende manifatturiere italiane stanno puntando sull’automazione dei processi e sull’ottimizzazione della supply chain.

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Nell’ultimo anno il settore industriale è stato messo alla prova, ancor più di altri, tra rialzo dei costi dell’energia e difficoltà di approvvigionamento in una supply chain che la crisi geopolitica ha riempito di ostacoli. Il margine per fare investimenti si è ridotto, ma proprio in un momento storico come quello attuale la trasformazione digitale è una risorsa per recuperare efficienza (energetica e di costi) e guadagnare vantaggi competitivi. Una nuova indagine di The Innovation Group, “Smart Manufacturing Survey 2023”, condotta su un campione di una sessantina di imprese industriali italiani, svela che la principale priorità per il 2023 (segnalata dal 64% degli intervistati) è il miglioramento dell’efficienza, cui seguono il lancio di nuovi prodotti o servizi (52%) e la razionalizzazione delle spese (52%).

 

In tutto questo, il digitale ha un ruolo chiave. Il 59% delle aziende del campione valuta di essere a buon punto nella trasformazione digitale dei propri processi, e  un 17% ha già portato a compimento le iniziative avviate. Tra i progetti portati avanti quest’anno prevalgono obiettivi di automazione dei processi (per il 19% dei rispondenti), maggiore agilità del business (14%), revisione od ottimizzazione della supply chain (14%), e a seguire potenziamento delle competenze digitali, riduzione dei costi, innovazione del servizio e dell’esperienza dei clienti, utilizzo di analytics e intelligenza artificiale. C’è anche un 7% che porterà avanti iniziative Esg, legate cioè alla sostenibilità ambientale, alla responsabilità sociale e alla governance dell’azienda.
 

 

 

 

La supply chain è sicuramente uno degli ambiti in cui le aziende sanno di dover intervenire per ridurre il rischio d’impresa e aumentare la resilienza. Nell’ultimo anno le aziende del campione si sono mosse per diversificare i fornitori (48%) e per rafforzare il rapporto con quelli principali (44%), ma anche per porre maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale (37%) e per garantirsi maggiori scorte in magazzino (37%), così da poter far fronte a impreviste interruzioni di fornitura o aumenti dei costi.

 

La maggior parte delle aziende industriali ha adottato più di una soluzione digitale per ottimizzare la gestione della supply chain. Spiccano, per tasso d’adozione, le soluzioni per l’analisi delle performance della supply chain (50% delle risposte), gli analytics (45%) e le soluzioni per la data governance (40%). Ancora limitato il numero di chi ha avviato una collaborazione estesa con i fornitori tramite il cloud (20%), di chi ha un controllo end-to-end della cybersecurity (20%) o una integrazione per ottimizzare la supply chain (utilizzo di API, microservizi, 15%).

 

Tra i progetti digitali innovativi realizzati nel 2022, il protagonista è il cloud computing: il 46% delle aziende lo scorso anno ha investito Infrastructure as-a-Service e in Platform as-a-Service, il 32% ha comprato licenze Software-as-a-Service. Quest’anno la quota scende al 24% per IaaS e Paas e al 22% per il SaaS, segno forse del fatto che una parte degli investimenti cruciali per la transizione in cloud è già stata portata a compimento. Va detto che la maggioranza delle aziende manifatturiere ascoltate (il 69%) fa un uso selettivo del cloud, adottando i servizi che servono in ambiti specifici e a supporto di singoli progetti. Tra le aree di investimento prevalenti nel 2022 ci sono, l’automazione di processo, l’innovazione in ambito Erp e Crm, le reti software-defined, lo sviluppo software su metodi Agile e DevOps e i digital twin.

 



 

Nonostante il focus sull’efficienza e sulla resilienza, anche la sostenibilità ha un ruolo sempre più importante nelle strategie delle aziende industriali.  Il 76% delle realtà del campione ha già definito un programma di sostenibilità o lo sta definendo, mentre solo il 14% si è detto non intenzionato a farlo. Tra chi ha intrapreso azioni di transizione ecologica, il 44% sta già osservando benefici misurabili, e un ulteriore 19% si aspetta di ottenerli (seppure in misura inferiore rispetto alle previsioni iniziali).

 

The Innovation Group presenterà i risultati estesi di questa ricerca in occasione dello “Smart Manufacturing Summit 2023”, in programma a Milano i prossimi 3 e 4 maggio. Vi invitiamo a scoprire i dettagli sull’agenda e sulle modalità di partecipazione (gratuita, previa registrazione).

 

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