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Intel vince due volte: multa antitrust annullata e ricavi al top

L’azienda di Santa Clara ha ottenuto la revoca di una sentenza della Commissione Europea del 2019, che la condannava al pagamento di 1,06 miliardi di dollari. Il 2021 è stato un anno record.

Pubblicato il 27 gennaio 2022 da Valentina Bernocco

Doppia vittoria per Intel, legislativa e finanziaria. Arrivano quasi in contemporanea due notizie felici per l’azienda di Santa Clara, ovvero la revoca di una vecchia multa antitrust da oltre un miliardo di euro e i buoni risultati del quarto trimestre 2021, che descrivono un trend di crescita ma che pure non hanno convinto del tutto gli investitori. Per quanto riguarda la multa, l’annullamento arriva a sorpresa a distanza di ben 12 anni: era il 2009 quando la Commissione Europea aveva giudicato l’azienda colpevole di concorrenza sleale ai danni di altri produttori di chip, come Amd. 

A detta della Commissione, Intel avrebbe proposto sconti eccessivamente vantaggiosi agli Oem di computer, come Lenovo, Dell, Hp e Nec, per assicurarsi contratti di fornitura di componenti. Una violazione delle regole antitrust che meritava, secondo l’accusa, una multa da 1,06 miliardi di euro. Dal 2009 la vicenda giudiziaria è proseguita con un ricorso presentato da Intel e con una sentenza d’appello che, nel 2014, ha confermato la sanzione. 

Nel 2017, però, la Corte di giustizia dell'Unione europea ha riaperto il caso giungendo ora, finalmente, a una sentenza che annulla in toto le precedenti e solleva Intel dal pagamento della multa. A detta della Corte, l’analisi portata avanti dalla Commissione Europea è “incompleta e, in ogni caso, non consente di stabilire secondo il requisito legale standard che gli sconti in questione potessero avere o avessero probabilità di avere effetti anticoncorrenziali”.

Intanto, tornando alle attività presenti di Intel, i numeri del quarto trimestre 2021 hanno superato le stime della guidance: i ricavi trimestrali Gaap, pari a 20,5 miliardi di dollari, segnano una crescita del 3% anno su anno e si collocano 1,3 miliardi di dollari al di sopra della stima. Per l’intero 2021 Intel ha ottenuto 79 miliardi di dollari di ricavi, un valore senza precedenti, che segna comunque un moderato incremento dell’1% sul numero del 2020. 

Nel suo commento di rito, l'amministratore delegato Pat Gelsinger ha definito il quarto trimestre come un “ottimo finale di un ottimo anno. Abbiamo superato di oltre un miliardo il valore più alto della stima e ottenuto i ricavi trimestrali e annuali più alti di tutta la storia dell’azienda”. Gelsinger ha attribuito il successo alla “disciplinata focalizzazione sull’excution” sia nelle attività di sviluppo tecnologico sia nella produzione, e ha citato la strategia Idm 2.0, avviata in seguito al suo insediamento nel ruolo di Ceo.

Non è un mistero che le difficoltà di supply chain degli ultimi due anni, conseguenti ai lockdown del 2020, abbiano rallentato i processi di produzione e di consegna di semiconduttori, ma contemporaneamente abbiano contribuito a far alzare i prezzi e dunque i ricavi di chi sta a monte della catena di fornitura. Aziende come Intel, Samsung e Tsmc hanno annunciato importanti investimenti di lungo periodo, tesi ad aumentare la capacità produttiva. Intel è impegnata nella costruzione di due nuove fabbriche di chip in Arizona e di altre due che sorgeranno in Ohio, a Columbus, per le quali sono stati stanziati 20 miliardi di dollari. Ma l’investimento complessivo previsto in un decennio per il nuovo maxi campus di Columbus potrà arrivare a 100 miliardi di dollari.

 
Tag: intel, chip, semiconduttori, multe, antitrust, multa

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