20/01/2020 di Redazione

Intelligenza artificiale, un alleato delle assicurazioni auto

Gft Italia ha presentato Ide, un servizio di valutazione dei sinistri, che parte dalla fotografia del veicolo per produrre preventivi. Ibm ha contribuito con la tecnologia di riconoscimento immagini di Watson.

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Da anni sentiamo parlare di tecnologie self-driving, che promettono di rivoluzionare (gradualmente) il settore dei trasporti: sensori di movimento, radar, fotocamere, connettività Wi-Fi e 5G, processori, sistemi di computer vision e di analisi dei dati in tempo reale, nonché algoritmi capaci di “ragionare”, bene e rapidamente, sostituendo le persone al volante. Ma l’intelligenza artificiale applicata al settore dei trasporti non riguarda solamente l’automazione della guida. Un altro ambito di applicazione è quello delle assicurazioni auto, dove l’AI può servire a migliorare la valutazione dei sinistri, ridurre i costi e minimizzare il rischio di frodi.

 

Recentemente è stato presentato un nuovo servizio destinato alle compagnie assicurative, che mette insieme il cloud e l’intelligenza artificiale, in particolare quella applicata al riconoscimento delle immagini. L’idea è nata da GFT Italia, un vendor specializzato nei settori finanziario, assicurativo e industriale, che in questo caso ha operato come system integrator, utilizzando la tecnologia di computing cognitivo di Ibm Watson. Il progetto ha beneficiato anche del contributo di Quattroruote Professional, che ha identificato grazie alle proprie banche dati i componenti di tutti i brand automobilistici presenti sul mercato e inoltre ha messo a disposizionĸe uno strumento che aiuta a calcolare il preventivo della lista dei componenti danneggiati.

 

Il risultato è Ide, acronimo di Intelligent Damage Evaluation, un servizio di Gft Italia che permette di analizzare e valutare i sinistri attraverso procedure automatizzate e semplificate, nonché di inviare i preventivi sia alle assicurazioni sia ai loro clienti. Il punto di partenza è la fotografia del veicolo incidentato che il cliente della compagnia assicurativa scatta con il proprio smartphone: dall’immagine la tecnologia Object Detection di Ibm Watson individua le componenti dell’automobile presenti, rileva la presenza (o assenza) del danno e ne classifica la gravità.

 

 

Ci serviva un approccio differente dal passato”, spiega Maximiliano Barberi, insurance client Unit Delivery Manager Gft  Italia, “per questo dovevamo collaborare con partner innovativi come Ibm e Quattroruote Professional, che ci permettessero di indirizzare i tre elementi fondamentali di questa soluzione, ovvero dati, tecnologie e processi. Siamo certi di aver creato un servizio unico nella sua categoria, in grado non solo di accelerare le operazioni di gestione dei sinistri, riducendo i tempi delle pratiche, ma anche di contribuire ad abbassare il rischio di frodi, minimizzando il tempo intercorrente dalla denuncia alla liquidazione. La soluzione, inoltre, permette di estendere l’offerta di servizi digitali agli utenti, oltre l’area dei sinistri, per esempio per effettuare un preventivo di riparazione per la propria auto o un’auto che si desidera acquistare”.

 

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