Dopo anni di boom, gli smartphone fanno un capitombolo. Nei tre mesi finali del 2017 il mercato riporta non solo un segno meno, ma un consistente segno meno: le consegne alla distribuzione sono calate del 9% (nel confronto tra quarto trimestre 2017 e analogo periodo del 2016), il peggior andamento trimestrale di sempre. Secondo i calcoli di Strategy Analytics, tra inizio ottobre e fine dicembre i produttori hanno consegnato 400,2 milioni di dispositivi, molti meno dei 438,7 milioni dell'anno precedente. È “il maggior calo autunnale nella storia degli smartphone”, sottolinea la società di ricerca. Tra le cause, il fatto che sia venuto a mancare il traino della Cina (come segnalato anche da Canalys): il rallentamento della corsa ai nuovi modelli e l'assenza di lanci sensazionali nel 2017 ha generato un crollo della domanda del 16%.
Allargando lo sguardo, il mercato degli smarpthone appare un po' più in salute, sebbene non più gagliardo quanto in anni recenti. Nei dodici mesi del 2017 le consegne sono cresciute di appena l'1% rispetto al 2016, riguardando 1,5 miliardi di dispositivi. Una cifra che, rallentamenti o meno, sicuramente fa un certo effetto e che è stata raggiunta per la prima volta.
Sull'intero anno, come evidenzia anche Gartner, Samsung è ancora il marchio più venduto: 317,5 milioni i suoi smartphone, contro i 215,8 milioni di melafonini. Huawei è terzo, con 153 milioni di dispositivi consegnati, e seguono Oppo e Xiaomi. Considerando solo l'ultimo spicchio del 2017, però, si evidenzia il temporaneo sorpasso di Apple: con i suoi 77,3 milioni di iPhone consegnati nel periodo, la società di Cupertino nel trimestre si è assicurata un market share del 19%. I volumi sono sufficienti a garantire alla Mela una temporanea vittoria sulla sua più proverbiale concorrente, ma anche inferiori dell'1% rispetto ai 78,3 milioni di un anno prima.

“Nonostante la forte richiesta di iPhone X e il fatto che il prezzo medio degli iPhone sfiori l'incredibile cirfra di 800 dollari, osserviamo una diminuzione dei volumi di vendita mondiali degli iPhone su base annua per cinque degli otto ultimi trimestri”, ha sottolineato Neil Mawston, executive director di Strategy Analytics. Il calo, dunque, non pare episodico ma piuttosto una spia della più generale tendenza al ribasso dell'intero mercato. E per Cupertino è un piccolo segnale d'allarme, che dovrebbe suggerire un cambio di strategia. “Se Apple vorrà espandere i volumi delle consegne in futuro”, riflette l'analista, “dovrà lanciare una nuova ondata di iPhone più economici e cominciare a spingere verso il basso, e non verso l'alto, la curva dei prezzi”.
D'altra parte è sul prezzo, o meglio sul rapporto qualità/prezzo, che la concorrenza cinese negli ultimi anni ha saputo far leva, proponendo modelli via via più raffinati e innovativi, senza mai arrivare ai listini degli iPhone. Protagonista del 2017 è stata Xiaomi, azienda capace di raddoppiare nel giro di un anno i propri volumi di vendita e oggi sbarcata anche in Italia. Il vento potrebbe cambiare, però. “Al momento la crescita di Xiaomi sta surclassando quella di quasi tutti gli altri”, fa notare l'analista Linda Sui, director di Strategy Analytics, “ma ci aspettiamo che questa crescita vertiginosa rallenti quest'anno, poiché concorrenti come Huawei torneranno alla carica con nuovi modelli migliorati o più economici”.