03/05/2017 di Redazione

L'Italia di Eit Digital supera la Germania e cambia guida

L'associazione europea ha nominato un nuovo direttore per i due nodi italiani, ubicati a Trento e a Milano. I finanziamenti raccolti all'inizio di quest'anno dalle aziende nostrane superano di due volte e mezzo quelli tedeschi.

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Parlando di imprenditoria innovativa, capace di sfruttare il volano del digitale, l'Italia sa essere superiore alla Germania (inevitabile paragone europeo) almeno in un aspetto: la capacità delle aziende di raccogliere finanziamenti. Più precisamente, questo è vero per i finanziamenti ottenuti tramite Eit Digital, una piattaforma che aiuta le imprese, le scuole e gli atenei europei a sviluppare un approccio tecnologico innovativo. Nel 2016 le aziende italiane – afferenti al nodo di Trento, una delle dieci location europee di Eit Digital, nonché al “satellite” di Milano – sono state allienate ai livelli del nodo di Berlino.

Ma per quest'anno si prevede un sorpasso: nei primi tre mesi del 2017, i finanziamenti raccolti da noi superavano di 2,5 volte quelli tedeschi. Si tratta di circa una quarantina di milioni di euro, destinati soprattutto ad aiutare le azienda nel passaggio dall'idea imprenditoriale e dallo sviluppo tecnologico al concreto sbarco sul mercato. Nel nostro Paese Eit Digital sostiene un numero di realtà produttive compreso fra dieci e venti, aiutandole a reperire partner tecnici, finanziatori o soluzioni per la distribuzione; nell'ambito universitario, invece, organizza master e corsi di formazione.

In Italia l'organizzazione ha appena nominato un nuovo responsabile (node director) per la location nostrana, Gian Mario Maggio. In precedenza, il manager ha ricoperto l'incarico di co-location center manager e di responsabile delle attività del co-location di Trento e di quelle del centro satellite di Milano. Laureato in Ingegneria elettronica allo University College di Dublino, Maggio vanta oltre vent'anni di esperienza internazionale in ambito aziendale, accademico e nel campo della ricerca.

In particolare, ha lavorato in Europa e negli Stati Uniti, collaborando anche con aziende come Philips e STMicroelectronics, con il Cost (European Cooperation in Science and Technology), con l’Università della California San Diego e con la Fondazione Bruno Kessler. “In qualità di node director, mi focalizzerò sul supporto alle aziende ed ai cittadini per cogliere le opportunità associate alla Trasformazione Digitale a livello europeo”, ha commentato Maggio.

 

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