12/09/2016 di Redazione

La Apple Car “parcheggia” decine di dipendenti, progetto in crisi?

Secondo alcune fonti del New York Times, da Cupertino sarebbe arrivato il licenziamento per decine di persone impegnate in Project Titan, l’ufficiosa iniziativa di sviluppo di driverless. Intanto Uber fa esordire i suoi taxi a guida autonoma.

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L’Apple Car, o iCar, o la creatura figlia di Project Titan, forse non diventerà mai realtà. Ancora non esisteva un nome né un’iniziativa ufficiale, ed ecco che nuove indiscrezioni sembrano allontanare l’esordio quella che vorrebbe essere la futura concorrente dell’automobile “self driving” di Google. A detta di fonti confidenziali del New York Times (tre persone “a conoscenza dei fatti” e non libere di parlare pubblicamente), la società di Cupertino sarebbe in fase di “ripensamento” del progetto e avrebbe appena lasciato a casa decine di dipendenti.

È certo presto per dare per spacciata la “iCar”, ma si tratta di un ulteriore segnale scoraggiante dopo l’abbandono dell’ex Steve Zadesky, poi rimpiazzato da Bob Mansfield. Quest’ultimo, già veterano di Apple, aveva impresso un nuovo corso al progetto, scegliendo di concentrare gli sforzi di ricerca e sviluppo soprattutto sul software. E lasciando dunque le questioni di hardware e carrozzeria ai produttori di automotive.

Nell’ultimo anno e mezzo la Mela aveva creduto alla scommessa dell’automobile a guida autonoma, come dimostra lo spostamento di alcuni dipendenti su Project Titan. Il gruppo di lavoro era arrivato a contare un migliaio di “teste”, che avevano contribuito a trasformare la ex base militare dei Marins di Concord in un centro di sperimentazione. Qui, a detta delle fonti del Nyt, all’interno di aree e percorsi controllati Apple starebbe testando “un certo numero di veicoli a guida completamente autonoma”, ancora lontani da un eventuale futuro sbarco sul mercato.

 

Il prototipo del taxi driverless di Uber e Volvo

 

Con il crescere del progetto, riportano ancora le fonti, sono sarebbero “alcuni problemi” e difficoltà del personale a dimostrare quale sia il valore aggiunto di Apple rispetto ad analoghe iniziative della concorrenza. Una concorrenza rappresentata innanzitutto da Google, le cui vetture a guida semi-autonoma già percorrono le strade della California. Ma non solo: in pole position fra i produttori di automobili c’è Tesla, pur tra i problemi di sicurezza sorti con l’incidente mortale causato dal pilota automatico della Model S e poi con l’hackeraggio-demo recentemente realizzato. Altri grandi nomi dell’automotive, quali Ford, General Motors e Fiat Chrysler, stimano di presentare sul mercato i loro primi modelli driverless (o quasi) entro cinque anni.

L’outsider da tenere d’occhio è Uber, fresco di acquisizione della startup Otto e di un accordo con Volvo e ora pronto ad avviare alcune sperimentazioni: la settimana prossima in Pennsylvania, a Pittsburgh, alcuni clienti potranno viaggiare su taxi che non richiedono una persona al volante. Per sicurezza, però, sarà presenta a bordo un “non-autista” incaricato di supervisionare.

 

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