16/08/2016 di Redazione

La comunicazione semplice di Google prende il nome di Duo

L’app per videochiamate one-to-one di Big G arriva ufficialmente sugli store. Il software, basato sul framework Webrtc, consente di entrare in contatto in modo rapido con altre persone senza creare nuovi account, perché sfrutta solo il numero di telefono.

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Google ha approfittato della calma agostana per lanciare ufficialmente Duo, l’applicazione per effettuare videochiamate one-to-one utilizzando semplicemente il proprio numero di telefono. Il software, disponibile al momento per Android e iOs in alcuni mercati (in Italia per ora è possibile soltanto preregistrarsi al servizio), era stato presentato lo scorso maggio da Big G durante la conferenza I/O dedicata agli sviluppatori. L’app di per sé non è certamente sconvolgente, in quanto esistono software dedicati alla videocomunicazione da mobile ben più “maturi” di quello messo in campo in queste ore da Google. Basti pensare a quanto è ormai possibile fare con Facetime di Apple, con Skype di Microsoft oppure con Facebook Messenger: prodotti fortemente integrati con sistemi operativi con iOs o Windows, oppure con il social network più diffuso al mondo.

Duo, ad oggi, non consente nemmeno di effettuare videochiamate di gruppo, ma si limita a mettere in contatto solo due persone alla volta. Eppure l’app rappresenta un (nuovo) passo importante del colosso di Mountain View nel campo della comunicazione istantanea, malgrado al momento non possa collegarsi con altri servizi come Hangouts, Spaces o Google Chat.

Innanzitutto, le centinaia di milioni di utenti Android possono scegliere una nuova applicazione di videochiamata realizzata dallo stesso sviluppatore del sistema operativo del robottino verde. Chi non vuole affidarsi ai prodotti di Microsoft (Apple è tagliata fuori in automatico, in quanto Facetime è disponibile solo per iOs e Os X) può così puntare su un servizio molto semplice, ma che in futuro dovrebbe con tutta probabilità aprirsi allo sconfinato ecosistema di soluzioni made in Mountain View.

Ma la semplicità è proprio il concetto su cui ha puntato Google per realizzare Duo: come sottolineato anche in un blogpost, infatti, il software “rimuove le complessità dalla videochiamata”, per consentire virtualmente a chiunque di mettersi in contatto “visivo” con un’altra persona. I punti di forza di Duo sono al momento proprio due: la velocità e la stabilità del segnale, per poter funzionare anche sulle reti più lente. La qualità della chiamata si aggiusta in automatico a seconda delle condizioni del segnale e, per le videochiamate su reti mobili, Duo “passerà in automatico dal WiFi ai dati senza far cadere” la comunicazione.

 

 

Per utilizzare l’applicazione è sufficiente inserire il proprio numero di telefono, senza quindi creare account separati. Per far partire una chiamata (crittografata end-to-end) basta selezione un contatto dalla rubrica. L’unica funzionalità aggiuntiva di cui è dotata al momento Duo è “Knock Knock”, che permette di visualizzare un’anteprima video del chiamante ancora prima di rispondere, per decidere se iniziare effettivamente la comunicazione. In questo modo, si potrà decidere di non “sollevare la cornetta” se ci saranno persone non gradite in ascolto.

La solidità di Duo è garantita dal framework Webrtc, su cui è stato sviluppato il codice dell’applicazione. In questo modo il software può gestire senza troppi problemi sia le chiamate in alta definizione sia quelle sulle reti 2G: ed è proprio lo sconfinato mercato dei Paesi in via di sviluppo quello a cui potrebbe puntare Google, in quanto, come detto, di applicazioni di videocomunicazione “trendy” il mondo occidentale ne è ormai quasi saturo. Pagherà questa strategia della semplicità?

 

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