15/04/2021 di Redazione

La mentalità “digitale” crea il consulente raffinato

Grazie alla tecnologia di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia, lo Studio Milone da sempre offre alla sua clientela imprenditoriale una completa consulenza fiscale, amministrativa e anche per la revisione.

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Il settore dei commercialisti è in trasformazione. Lo Studio Milone è un esempio di visione del mercato in chiave consulenziale integrata e di utilizzo delle infrastrutture digitali in modo davvero smart e in anticipo sui tempi. Dal singolo consulente con strutture integrate, le Pmi ottengono il meglio grazie all’esperienza e alla più completa e moderna digitalizzazione. “Ero e sono anche ora profondamente convinto che il vero ruolo del commercialista sia al fianco dell’imprenditore”, commenta  Fabrizio Milone, titolare dello studio. “Poter vedere l’attività con la lente dell’obiettività esterna aiuta a indirizzare correttamente l’imprenditore, soprattutto medio-piccolo, che sovente si è fatto da solo e ha avuto successo con un’idea, un prodotto, un servizio nato da una mente creativa. Ma col crescere dell’impresa l’industriale resta spesso un ‘uomo solo al comando’, che non può occuparsi di una macchina cresciuta e diventata complessa. Ecco dunque il commercialista, professionista esterno ed esperto di numeri, che può impostare attraverso la consulenza una politica e una strategia di crescita del tutto appropriate”.

Investire tempo nel fare la contabilità per terzi è un lavoro a basso valore aggiunto. Lo era, secondo Fabrizio Milone, negli anni Ottanta e Novanta, lo è a maggior ragione oggi nell’epoca di Internet e del “4.0”. “La digitalizzazione e Internet hanno cambiato tutto”, riflette Milone. “Anzi, hanno risolto tutto. La svolta digitale mi ha aiutato a convincere i clienti a operare in autonomia sulla contabilità e sugli adempimenti e a utilizzare il commercialista come consulente per controllare e ottimizzare. Certo, lo spropositato aumento degli adempimenti è un problema, ma la nostra figura viene valorizzata”.

L’approccio consulenziale si esprime anche nel finanziario, quando il consulente fa davvero il consulente e costruisce un rapporto solido e di fiducia estrema. Il commercialista evidenzia all’imprenditore anche i lati più nascosti di qualsiasi rapporto, con le banche o negli accordi commerciali e di altra natura. Il commercialista dev’essere in grado di fare un business plan e di saper leggere i numeri “oltre ai numeri”. Gli applicativi di Wolters Kluwer Italia hanno immensamente aiutato Milone nella sua attività consulenziale, perché fin dall’inizio dell’evoluzione digitale ha imparato ad analizzare quello che i numeri significavano.

Fabrizio Milone rileva come le Norme di Basilea abbiano mutato l’approccio al bilancio, diventate “non più soltanto una base per le imposte, ma una base per il raggiungimento dei rating per accedere ai finanziamenti. Questo fa sì che l’analisi del bilancio sia importantissima e gli strumenti digitali in questo sono fondamentali. Tanto più oggi, in tempi di pandemia, il finanziamento è necessario alle Pmi e siamo noi con l’analisi dei dati ad affiancare gli imprenditori nelle loro richieste e confronti con le banche. La nostra storia con Wolters Kluwer Tax & Accounting ci ha fatto passare attraverso vari applicativi, che in modo sempre più raffinato e con automatismi sempre più efficienti ci hanno aiutato e ci aiutano ancora oggi nell’analisi. Oggi siamo arrivati all’era del cloud, in cui domina Genya Bilancio”.

Genya, in realtà, è un intero ecosistema e lo Studio Milone sta puntando molto sulle sue capacità di calcolo e automazione. Oltre alle soluzioni Genya Contabilità e Genya Dichiarativi, Fabrizio Milone ha acquisito anche Genya Revisya. Ma non per lo Studio Milone, bensì per una società di revisione autonoma, la Audit & Consulting Milone Srl, da lui fondata insieme alla sua partner, Maria Mignone, con grande previdenza già nel 2008.

“Ho percepito già tredici anni fa la necessità di offrire una società con professionisti super partes”, racconta Milone, “che operassero a favore di società medio piccole la revisione dei bilanci e ne garantissero la certificazione. Le Pmi hanno effettivamente, e al di là della normativa la cui entrata in vigore è peraltro slittata al 2022, la necessità di un bilancio certificato. Molti hanno l’esatta percezione che un controllo e una revisione regolare favoriscano l’intero mercato. Per queste attività la piattaforma Genya è assolutamente l’ideale e l’interconnessione tra il lavoro di preparazione del bilancio, la revisione dello stesso e la recente normativa sulla crisi d’impresa mi è sembrata evidente. La risposta del mercato è molto positiva e facciamo fronte a molte richieste, tutte provenienti da Pmi. Questo è il mondo che mi è più congeniale, perché il rapporto che si instaura con l’imprenditore rende più facile e visibile il valore della consulenza che riesco a offrire”.

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