01/06/2022 di Redazione

La modern data protection delinea gli sviluppi di Veeam

Nata nel mondo del backup, l’azienda sta ora cercando di posizionarsi come scelta primaria nella gestione e nella sicurezza dei dati che ogni azienda deve tenere a disposizione per le esigenze di business, normative o di archivio. Non a caso, arriva uno s

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VeeamOn 2022, tornato a essere in presenza a Las Vegas, ha sancito l’allargamento degli orizzonti di un’azienda partita come specialista del backup poco più di quindici anni fa. All’evento, infatti, si è parlato non solo di virtualizzazione e gestione dei dati, ma anche di cloud, container, ransomware e altro.

L’evento di Veeam aveva un titolo già sufficientemente autoesplicativo: “La modern data protection conference dell’anno” e il Ceo della società, Anand Eswaran, si è molto concentrato sulla visione che sta ispirando gli sviluppi dell’azienda: “Vogliamo proiettarci sul futuro della protezione dei dati, dopo essere diventati il fornitore di riferimento in quest’ambito. Non a caso, abbiamo registrato un Arr del 25% anno su anno nel primo trimestre del 2022 e sono in forte crescita le nostre attività cloud, SaaS e Kubernetes”. Eswaran ha anche evidenziato le numerose sfide per il settore It, come il ransomware e l'adozione globale di architetture ibride multicloud: “C’è molto lavoro da fare nel mondo della data protection dove operiamo e siamo confidenti di poter accelerare la nostra crescita sfruttando le opportunità a disposizione, soprattutto con i nostri partner”.

 

Anand Eswaran, Ceo di Veeam

 

A rafforzare il focus sulla sicurezza, è arrivata la presentazione del Ransomware Trends Report 2022, costruito su oltre 1.000 rappresentanti di aziende che hanno subito attacchi informatici. Delle realtà intervistate, la maggioranza (76%) ha pagato un riscatto, ma solo il 52% ha potuto recuperare i propri dati, il che significa che in un caso su tre il cedimento non consente comunque di ripristinare la situazione preesistente. Va notato che il 19% delle aziende non ha dovuto pagare perché ha potuto ripristinare i propri backup. Lo studio ha rivelato anche che, in media, il 47% dei dati di un'organizzazione è crittografato e solo il 69% può essere recuperato: “Aiutiamo oltre 450mila clienti in tutto il mondo a proteggere i propri dati da malintenzionati ed eliminare tempi di inattività e perdita di dati”, ha commentato Danny Allan, Cto di Veeam. “Le nostre soluzioni consentono di controllare e recuperare i dati ovunque nel cloud ibrido. Questa è la definizione di modern data protection, dove al centro troviamo la garanzia della resilienza e l’implementazione di soluzioni a prova di futuro”.

Allan ha fornito alcune anticipazioni sulle prossime novità della società, a cominciare dalla versione 12 di Backup & Replication. Qui gli utenti potranno attendersi funzionalità aggiuntive in ambito cloud, come la scrittura diretta nell’object storage e negli agenti cloud-based, il rafforzamento del concetti di immutabilità per ottenere maggior controllo e un recupero più rapido da attacchi ransomware, visibilità e gestione centralizzata della protezione dei dati Kubernetes con il plug-in Backup & Replication per il nuovo Kasten by Veeam K10 V5.0.

L’evento è stato anche teatro dell’anteprima della nuova versione di Veeam Backup for Microsoft 365 che include il monitoraggio e il reporting come risultato dell'integrazione con Veeam One. Allo stesso tempo, Veeam ha sviluppato anche Backup for Salesforce, in grado di eseguire backup su cloud e on-premise. Per minimizzare il rischio di perdere i dati e i metadati di Salesforce.

 

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