20/11/2019 di Redazione

La pubblicità: persuasore non più occulto, ma intelligente

Grazie a una piattaforma proprietaria di machine learning, Quantcast offre alle aziende la possibilità di effettuare campagne digitali mirate anche su categorie molto specifiche di utenti.

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Pur avendo una storia relativamente giovane e un orientamento prettamente B2B, Quantcast si è già ricavata, a livello mondiale, uno spazio di rilievo nel mondo del marketing digitale. Nata nel 2006 negli Stati Uniti, la società si è fortemente sviluppata negli ultimi anni, aprendo vari uffici all’estero (in Italia quattro anni fa) e arrivando a far utilizzare i propri strumenti analitici da oltre 100 milioni di siti e applicazioni Web e mobili, secondo quanto comunicato dalla stessa azienda.

I due prodotti di punta si chiamano Quantcast Measure e Advertise. Il primo traccia e analizza la frequentazione degli utenti sui siti e il secondo offre soluzioni pubblicitarie basate sulla rtaccolte e l'utilizzo di grandi volumi di dati ricavati dai comportamenti dei navigatori. Su questa base, l’azienda ha costruito Q, una piattaforma proprietaria basata sul machine learning, che analizza in tempo reale e categorizza i comportamenti degli utenti, offrendo così ai propri clienti la possibilità di indirizzare messaggi mirati e rilevanti per la costruzione di una relazione: “Sfruttiamo una caratteristica peculiare del machine learning, ovvero la capacità di acquisire conoscenza in modo autonomo e modificare il proprio comportamento grazie all’esperienza acquisita”, spiega Ilaria Zampori, general manager di Quantcast Italia.

Oltre a generare modelli predittivi per identificare le categorie di consumatori più adeguati, la società aiuta i clienti a realizzare campagne di real time advertising in grado di raggiungere i soggetti individuati nel momento stesso in cui questi stanno navigando sulla Rete: “Possediamo dati e tecnologia e questo binomio consente di prendere decisioni efficaci, in modo rapido e in linea con la strategia di marketing”, aggiunge Zampori.

 

Ilaria Zampori, general manager di Quantcast Italia

Nel periodo di presenza in Italia, Quantcast ha acquisito già diversi clienti. Fra questi, c’è anche ePrice, che ha potuto creare modelli personalizzati basati su specifici segmenti di audience, ma anche scoprire una nuova fascia di potenziali utenti sui quali indirizzare attività di marketing digitale. Ancor più emblematico il caso dell’olandese Bugaboo, realtà specializzata nei passeggini di design, che è riuscita a isolare il target delle donne al terzo mese di gravidanza, raggiungendo 7 milioni di nuovi prospect e incrementando l’intenzione di acquisto del 30%.

Ma come funziona il modello di business di Quantcast? “Operiamo su tutto il funnel marketing”, illustra Zampori, “e supportiamo così la strategia pubblicitaria per le campagne in tempo reale, restituendo non solo i risultati ottenuti, ma anche analisi e insight sui consumatori finali”. I direttori marketing sono i principali interlocutori e il target primario è costituito dai top spender sul fronte della comunicazione digitale, in prima battuta aziende della moda, delle telecomunicazioni, del finance e dell’e-commerce. Non è prevista per ora la rivendita della licenza sui prodotti o l’uso diretto della tecnologia da parte dei clienti.

 

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