11/10/2019 di Redazione

La rivincita dei Pc tradizionali, il mercato cresce del 3%

Nuovi dati di Gartner e di Idc evidenziano una crescita delle vendite nel terzo trimestre 2019, rispetto all’analogo periodo del 2018. Il vincitore è Lenovo.

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Potrà sembrare poco, ma un 3% di crescita per le vendite di Pc è un ottimo risultato, considerando gli anni di rallentamento che ci stiamo finalmente lasciando alle spalle. Idc e Gartner, con i rispettivi monitoraggi trimestrali, confermano la buona salute di un mercato dove l’innovazione è ormai fatta di continui piccoli miglioramenti ma non di rivoluzioni di design o funzionalità. Possiamo accontentarci, dato che per Idc nel terzo trimestre 2019 sono stati distribuiti nel mondo 70,4 milioni di computer da scrivania o portatili, il 3% in più rispetto ai 68,4 milioni del terzo trimestre 2018. Un po’ meno entusiasmante è il quadro dipinto da Gartner, per cui le unità distribuite nei tre mesi sono state 68,115 milioni, solo l’1,1% in più rispetto ai volumi di un anno prima.

(Fonte: Idc)

 

 

(Fonte: Gartner)

 

Non c’è però da stupirsi, perché, come sempre, le differenze nei numeri si spiegano con i diversi criteri di inclusione ed esclusione. Idc considera tra i Pc tradizionali i sistemi desktop, i notebook e le workstation, mentre non inserisce in questi monitoraggi i tablet (né quelli “puri” né quelli associati a tastiera removibile); Gartner è meno inclusiva, perché nei conteggi non considera i Chromebook. Le due società di analisti concordano però nella classifica dei marchi più venduti, composta nell’ordine da Lenovo, Hp, Dell, Apple, Acer e Asus.

Gli andamenti tuttavia variano marcatamente da un produttore all’altro: crescono ben più della media i tre produttori sul podio, mentre calano le vendite di sistemi Mac e Macbook e di computer di marchi meno diffusi dei primi sei. Vale la pena notare l’incremento di market share (che sfiora il 25%) e di vendite a volume di Lenovo (+7,1% per Idc, anno su anno, +5,8% per Gartner), trainato dai mercati della regione Emea e dell’Asia.

Tornando allo scenario generale, non sembrano aver generato impatti negativi né la guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina né la penuria di processori Intel disponibili nella supply chain. A fare da traino, pur modesto, è stato invece il sistema operativo Windows 10, che ha stimolato nuovi acquisti. “Il ciclo di aggiornamento di Windows 10 ha continuato a essere il primo motore di crescita in tutte le regioni”, ha commentato Mikako Kitagawa, senior principal research analyst di Gartner, “benché l’entità dell’impatto vari in base alle condizioni del mercato locale e alla fase del ciclo di refresh”. In Giappone, per esempio, le consegne di Pc sono cresciute del 55% nel terzo trimestre 2019, contribuendo al generale andamento del mercato.

Nei prossimi mesi, invece, qualche effetto dell’aumento dei dazi statunitensi sulle importazioni dalla Cina lo osserveremo. “Le tensioni commerciali”, ha spiegato Jitesh Ubrani, research manager del Mobile Device Trackers di Idc, “stanno favorendo cambiamenti nella supply chain, dato che la maggior parte dei costruttori di notebook si è preparata a spostare la produzione ad altre nazioni asiatiche, come Taiwan e Vietnam”.

 

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