17/05/2022 di Redazione

Lo storage di Huawei pensa anche alle applicazioni del futuro

Nuovi sistemi OceanStor Dorado All-Flash Storage, soluzioni per i container, backup e disaster recovery sono stati presentati durante l’evento “Innovative Data Infrastructure Forum”.

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Uno storage per tutte le necessità, anche quelle delle applicazioni del futuro, con innovazioni che vanno verso la maggiore capacità, velocità e la sicurezza. Da Monaco, Huawei ha presentato in occasione dell’evento “Innovative Data Infrastructure Forum” nuovi sistemi OceanStor Dorado per l’archiviazione All-Flash, il sistema OceanProtect Backup Storage, soluzioni per i container e una serie di strumenti software. L’azienda cinese, inoltre, ha delineato la propria visione di innovazione nel campo dello storage, parlando di un progresso che deve andare “nella direzione di dati ubiqui, sicuri e sostenibili”. 

Per quanto riguarda i nuovi prodotti, il pezzo forte è OceanStor Dorado All-Flash Storage, sistema utilizzabile per un active-active disaster recovery su soluzioni San (Storage Area Network) sia su Nas (Network Attached Storage). Questa tecnologia può processare 21 milioni di Iops e garantisce 0,05 ms di latenza e un'affidabilità pari al 99,99999%. Lo storage OceanStor Dorado San è adatto per database e applicazioni di digitalizzazione, mentre il sistema di archiviazione OceanStor Dorado Nas può migliorare e velocizzare la condivisione di file. Il suo file system, assicura Huawei, garantisce al Nas prestazioni superiori del 30% rispetto al benchmark di prodotto del settore. 

Altra novità è la soluzione di archiviazione per container per OceanStor Dorado Nas. A detta di Huawei, permette una pianificazione e una distribuzione delle risorse più veloce del 30%, supportando la condivisione dei dati tra i vari nodi e l'espansione delle applicazioni on-demand senza necessità di replicare i dati. Terzo annuncio è OceanProtect Backup Storage, un sistema Flash con rapporto di riduzione dei dati 72:1, e che offre, a detta di Huawei, larghezze di banda di backup tre volte superiori rispetto alla media del settore e larghezze di banda di ripristino ben cinque volte superiori. 

Huawei ha anche presentato una soluzione “anti ransomware” composta da OceanStor Dorado per lo storage primario da OceanProtect per il backup. Inoltre debutta nell’offerta un kit di strumenti che permettono di migliorare la gestione dello storage nei data center in tutto il loro ciclo di vita. Il kit comprende tre soluzioni: la prima, chiamata SmartIDC, consente di conoscere con un solo clic lo stato dello storage del data center; MigrationDirector, invece, è una tecnologia per la migrazione automatica dei dati; Data Management Engine, infine, è un programma per la gestione intelligente dei dati che promette di migliorare del 30% l’uso delle risorse di storage.

La società di Shenzhen ha anche annunciato il potenziamento delle funzionalità del sistema di archiviazione distribuita OceanStor Pacific, che comprende la soluzione di ripristino in caso di emergenza di più data center attivi e quella di archiviazione convergente per i data lakehouse. Questa tecnologia (adatta a scenari di analytics ad alte prestazioni, Big Data, backup e archiviazione di grandi masse di dati) si arricchisce di SmartBalance, un design di sistema per il bilanciamento ottimale dei carichi di lavoro ibridi. OceanStor Pacific può indicizzare in modo convergente i dati non strutturati, evitando di dover creare diverse copie degli stessi. Il sistema ospita 120 dischi per ogni struttura 5 U e raggiunge larghezza di banda fino a 160 GB/s, 6,4 milioni di Iops e 640.000 Ops. 

 

L’innovazione nello storage di Huawei
Durante l’evento di Monaco l’azienda ha presentato anche la propria visione di storage, illustrata da Peter Zhou, Vice Presidente di Huawei e President dell’IT Product Line. L’innovazione sarà rivolta, da un lato, a supportare i futuri carichi di lavoro legati ad applicazioni emergenti, come database distribuiti, Big Data, intelligenza artificiaòe e applicazioni Hpda (High-Performance Data Analytics). D’altro canto dovrà esserci una accelerazione nei servizi dati, che significa maggiore rapidità e disponibilità in tempo reale di analisi ed elaborazione dei dati.

La terza linea di innovazione riguarda la sicurezza, cioè il tentativo di mitigare i danni degli attacchi informatici. Infine la sostenibilità, che nel campo dei data center significa innanzitutto realizzare sistemi dalla maggiore efficienza energetica ma anche portare avanti una produzione sostenibile, con l’utilizzo di materiali riciclati o riciclabili. Anche la compressione dei dati, consentendo di usare meno sistemi hardware, può contribuire alla riduzione dell’impronta carbonica dei data center.

 

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