14/01/2015 di Redazione

Microsoft interrompe il supporto mainstream a Windows 7

La casa di Redmond non offrirà più supporto telefonico né rilascerà nuove funzioni e miglioramenti per la versione del sistema operativo lanciata nel 2009. Gli update di sicurezza, d’altra parte, continueranno fino al 2020 per salvaguardare l’ampia base d

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L’era di Windows 7 non è finita, ma Microsoft guarda al futuro. Mentre il lancio della Consumer Preview di Windows 10 è alle porte, la casa di Redmond si allontana pian piano dal suo passato: dal 13 gennaio “Seven” non beneficia più del cosiddetto supporto mainstream, quello che comprende il rilascio periodico di aggiornamenti di sicurezza e di nuove funzioni, nonché l'assistenza telefonica gratuita.

Niente paura, però, perché per altri cinque anni, fino al 14 gennaio 2020, la casa di Redmond continuerà a offrire agli utenti di Windows 7 il “supporto esteso”, ovvero il rilascio degli update di sicurezza.

Altro elemento che non cambia riguarda la possibilità di downgrade: chi acquista un nuovi Pc con a bordo Windows 8.1 Pro potrà ancora, se lo desidera, cambiare la versione del sistema operativo installando Windows 7 Professional oppure Vista Business.  Gli Oem, dal canto loro, potranno continuare a vendere modelli con Seven installato.

Va detto che Microsoft dall’ottobre scorso ha smesso di distribuire ai produttori di Pc le copie di Windows 7 Home Basic, Home Premium e Ultimate da preinstallare nei loro modelli, lasciando loro licenza di vendere quelli già in commercio ma non di rifornire i loro magazzini. Discorso diverso vale per Windows 7 Pro, che continuerà a essere distribuito agli Oem per almeno un altro anno: Microsoft darà un preavviso di dodici mesi prima di interrompere anche questa fornitura.

Lanciato nel 2009, Seven si è rivelato da subito un successo, vendendo più di 100 milioni di copie nei primi sei mesi. A distanza di oltre cinque anni, oggi è installato su circa un Pc Windows su due, in base ai dati di Net Applications.

 

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