20/07/2022 di Redazione

Milano accoglie Yape, robot a guida autonoma per le consegne

Nel distretto residenziale di UpTown Smart District è iniziata la sperimentazione che prevede l’uso del piccolo drone terrestre per le consegne di ultimo miglio.

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I robot a guida autonoma sono i cugini “terrestri” dei droni-fattorino che nel mondo già in diverse sperimentazioni e attività commerciali, come quelle di Amazon e di Wing (Alphabet), si occupano di recapitare al destinatario piccoli acquisti di e-commerce. Ora a Milano è partita una sperimentazione che ha per protagonista Yape, un droide a guida autonoma che può trasportare e portare a destinazione pacchetti di un peso massimo di dieci chili. Da questa settimana è stato messo all’opera all’interno di UpTown Smart District, un nuovo distretto residenziale altamente tecnologico situato in zona Cascina Merlata, nella periferia nord-ovest di Milano.

Yape è anche il nome della startup (incubata da e-Novia e attiva dal 2017) autrice del lavoro di ideazione, sviluppo e realizzazione del robot.  L'autorizzazione alla sperimentazione di questa tecnologia è il risultato della collaborazione fra quattro soggetti pubblici, cioè il Dipartimento per la trasformazione digitale, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e il Comune di Milano. Più precisamente, il test si inserisce nel progetto Sperimentazione Italia, che permette a startup, imprese, università e centri di ricerca di condurre progetti d’avanguardia tecnologica all’interno di una sandbox normativa, cioè beneficiando di deroghe temporanee alle normative vigenti.

“Stiamo lavorando alla costruzione di quell’ecosistema collaborativo e iper-connesso che oggi caratterizza le moderne smart city”, ha dichiarato Vincenzo Russi, Ceo di e-Novia e presidente di Yape, “a cominciare dalla possibilità di offrire veicoli innovativi per la mobilitazione di merci. Progetto che in Italia, ma anche in Europa, deve tenere conto della particolare configurazione delle città, molto diverse, per esempio, da quelle americane. Il nostro drone autonomo è pensato proprio per potersi muovere dai vicoli medievali fino alle complesse topologie delle città italiane ed europee, abilitando una delivery veramente sostenibile”.

 

Nel ricorso ai robot-fattorino l’aspetto ecologico non è secondario, perché si tratta di tecnologie a basso impatto ambientale, che non rilasciano gas di scarico e non contribuiscono a intasare la circolazione in città. Chiaramente, per ottenere reali vantaggi di riduzione dell’impatto ambientale sarà necessario immaginare un uso su larga scala, e per i sistemi a guida autonoma si è visto in questi anni che gli ostacoli all’adozione di massa sono spesso di natura normativa. Dal punto di vista puramente tecnologico, una sperimentazione come quella di Yape avrebbe potuto iniziare anche qualche anno fa (sebbene con qualche limite a causa della minore diffusione del 5G, che è una delle tecnologie in gioco).

 

Questo robot, infatti, già nel 2019 aveva iniziato la propria attività di “fattorino” in Giappone, per poi essere adottato in altre sperimentazioni fra Stati Uniti ed Europa. In Italia è stato accolto dall’aeroporto di Malpensa ed quest’anno è stato inserito tra gli oggetti simbolo della creatività e del design tricolore a Roma nella mostra Italia Geniale, promossa dal Mise.

 

 


 

Come funziona il robot di Yape

Definito dalla omonima startup come un “drone di terra autonomo per la mobilità di merci, in città e all’interno di edifici”, Yape può spostarsi sulle sue due ruote grazie a un corredo di sensori e a un sistema di “visione a 360 gradi”, costituito da un laser scanner tridimensionale (che può identificare ostacoli fino a una distanza di 150 metri) una stereocamera e tre videocamere con cono di visione pari a 120 gradi. Per la connettività sfrutta la rete 5G, grazie a cui può ulteriormente migliorare la capacità di percezione dell’ambiente circostante.

Attraverso i sensori e la connessione 5G Yape può inviare e ricevere informazioni, per esempio relativamente alla sua posizione nello spazio. C’è poi l’importante ruolo del software di intelligenza artificiale integrato nel sistema, che permette di interagire con gli elementi dell’ambiente circostante (come i semafori e gli ascensori smart) e anche di elaborare una mappa dettagliata degli spazi e di pianificare il percorso migliore. Al destinatario della consegna non resta che scansionare un codice QR per far aprire il vano contenitore di Yape e ritirare la propria merce.

 

 

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