08/02/2018 di Redazione

Nuovo scandalo su Samsung per colpa delle tasse di Lee Kun-Hee

Le forze dell'ordine sudcoreane hanno avviato un'indagine per sospetta frode fiscale. Il chairman non più in attività e un altro dirigente avrebbero usato conti intestati a executive per evitare il versamento di 8,2 miliardi di won.

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La presunzione d'innocenza è d'obbligo, ma certo la notizia di un'indagine per presunta evasione fiscale fa piombare su Samsung il rischio di un nuovo scandalo. Neanche il tempo di archiviare la scarcerazione (per pena dimezzata e poi sospesa) del “delfino” Lee Jae-Yong, che dalla Reuters è giunta l'informazione sui sospetti della polizia sudcoreana su suo padre, Lee Kun-Hee. Classe 1942, quattro anni fa lo storico presidente di Samsung Group era stato costretto a lasciare la poltrona per problemi di salute e da allora vive nel Samsung Medical Centre di Seoul.

 

Ma l'anzianità e l'ospedalizzazione non valgono come scusante per chi, come le forze dell'ordine sudcoreane, sospetta una frode da 8,2 miliardi di won, ovvero da poco meno di 6,3 milioni di euro. Secondo quanto dichiarato dalla Korean National Police Agency, il chairman e un dirigente di Samsung avrebbero “gestito fondi su 260 conti corrente bancari, sotto il nome di 72 executive, con il sospetto di aver evaso tasse per un valore di 8,2 miliardi di won”.

 

La scoperta è stata fatta durante alcuni controlli di polizia sui pagamenti fatti dalla famiglia Lee per la ristrutturazione della propria residenza, e la frode fiscale risalirebbe al 2011. Tre anni prima, dunque, del problema cardiaco che causò il prepensionamento del chairman. Le attuali “condizioni fisiche” di Lee senior, in passato protagonista di altre antipatiche vicende a base di sesso a pagamento, non hanno permesso alla polizia di interrogarlo, ma le indagini proseguiranno.

 

Va da sé che né i dipendenti né l'azienda possono essere ritenuti responsabili del fatto e che, a prescindere dall'esito delle investigazioni, la notizia proabilmente non scalfirà la reputazione del marchio. Samsung è sopravvissuta ai difetti di fabbricazione delle batterie del Galaxy Note 7, ottenendo buoni risultati di vendita sia per il successore Note 8 sia per il Galaxy S8, e ora ha in serbo la cartuccia dell'atteso (da tempo) Galaxy S9.

 

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