22/06/2021 di Redazione

Pandemia e mercato IT: effetti composti danno un Q2 2021 a +10%

Le stime di Context per il secondo trimestre 2021 in Europa danno le vendite in distribuzione crescere in valore del 10%. Ma la situazione è fluida per le tante variabili in campo. Il commento di Isabel Aranda

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Cresce ancora, e non di poco, la distribuzione in Europa di tecnologie IT. La società di analisi Context stima, infatti, che i valori delle vendite di prodotti IT che passano attraverso la distribuzione vedranno una crescita del 10% nel secondo trimestre 2021, riferito allo stesso periodo dello scorso anno. Una crescita, questa e le successive previste per i prossimi quarter, che gli analisti calcolano subirà ancora molto forte l’effetto della pandemia da Covid-19, con un leggero calo nelle componenti di mobile computing e di home working, rispetto al boom mostrato nel 2020, mentre la parte desktop e i progetti di ammodernamento dell’infrastruttura cresceranno, come anche le telecomunicazioni, a seguito della preferenza verso gli smartphone rispetto ai notebook che gli utenti stanno mostrando per la loro ripresa post lockdown.

Ottimistiche e pessimistiche: la pandemia impone stime delle vendite del mercato IT basate su nuovi parametri

Le stime indicate derivano dall’attività di una nuova iniziativa di Context – commenta Isabel Aranda, country manager di Context per l’Italia (nella foto in apertura) -. È stato creato un gruppo di forecast research insieme a degli esperti di mercato, proprio per avere delle indicazioni più veritiere rispetto a una situazione che al momento rimane ancora molto incerta e ancora in ostaggio delle dinamiche variabili a seguito dell’andamento della pandemia da Covid-19. Con questi cerchiamo di dare dei forecast diversi, prevedendo differenti scenari, rispetto a una situazione certamente in evoluzione. Parametri differenti per tenere monitorata una situazione ancora molto dinamica”.

Una situazione che deve trovare equilibri e che è ancora molto legata agli andamenti della pandemia, con valutazioni dei picchi di vendite e della loro replicabilità anno su anno. Come nel caso delle categorie dei notebook e tablet, veri traini del mercato nel 2020, delle quali però ora bisogna monitorare l’andamento per capirne l’evoluzione e in che direzione, presumibilmente molto diversa rispetto a quella di un anno fa.

 
 

 

Pandemia e gli equilibri variabili: il mercato IT e l’incognita del fattore shortage

Un’ulteriore variabile, estremamente importante da tenere in conto nelle previsioni del mercato, è poi l’approvvigionamento e lo shortage nelle forniture dei prodotti, ora particolarmente accentuato per l’insufficiente disponibilità di semiconduttori rispetto alla richiesta, che deve oggi fare fronte anche ad altri settori extra IT, come l’IoT, l’automotive e il bianco e bruno “intelligenti”.

Uno shortage di semiconduttori che andrà sempre più a impattare sia l’IT sia gli altri settori, prevedendo un ostacolo generale alla crescita” prevede Aranda, che indica altri fronti monitorati da Context che aiuteranno a dare in futuro una più completa visione dell’andamento del mercato che passa attraverso la distribuzione: “Un’attenzione particolare verrà data da Context al monitoraggio del settore Telco e smartphone, sul quale si dirotteranno molte delle attività degli utenti nel post lockdown, soprattutto per l’accesso ai servizi. Per quanto riguarda invece la parte del valore, aspettiamo di vedere come, quanto e quando arriveranno i fondi europei, veri e propri propulsori alla crescita di progetti integrati per la trasformazione e crescita digitale. Fino a oggi, infatti, a trainare il mercato IT italiano è stata prevalentemente la parte dei volumi, tanti prodotti venduti a margine ridotto. Mentre ora dobbiamo vedere cosa aspettarci dagli investimenti a valore, con i progetti che inizialmente erano stati attivati per garantire continuità, rimandando i budget a valore a momenti extra emergenza. Pensiamo comunque che, al netto di tutte le variabili da considerare, l’anno in corso si potrà chiudere nettamente in positivo, anche tenendo conto del fatto che l’Italia riporta un ritardo generale nella digitalizzazione del Paese e che quindi potrà godere ampiamente delle spinte e incentivi che arriveranno”.

Italia con picchi di crescita. Per ora

Certo a fine anno non si potrà arrivare agli stessi livelli del 2020, ma Context calcola che per ora, dati di metà maggio 2021, la crescita in Italia anno su anno, è del 23%, con un primo quarter che si è chiuso a un +21%. A partire da questo mese di giugno le cose presumibilmente cambieranno. I budget iniziano ad avere destinazioni diverse rispetto a quelle dell’anno precedente. Lo scorso anno i budget sono serviti per dare continuità in una situazione di urgenza, senza andare troppo per il sottile nemmeno su fronte dei prezzi. Ora, invece, siamo sulla strada per fare tornare il mercato a una dinamica pre-covid, con investimenti che dovranno avere una visione più strategica e a lungo termine. Progetti futuri che vanno comunque tutti verso una maggiore digitalizzazione, e a un uso sempre maggiore del cloud e dell’uso dei servizi” puntualizza Aranda.

Nel post-pandemia il mercato IT si assesterà sempre più su forme ibride

E il PNRR darà un boost importante al mercato, dal momento che la digitalizzazione risulta essere la prima priorità, in particolar modo per quanto riguarda l’ammodernamento digitale della Pubblica Amministrazione, un percorso nel quale l’Italia è più indietro rispetto agli altri Paesi europei e per il quale si prevede vi sarà grande fermento. Un percorso di trasformazione che porterà, in generale, a un new normal in cui è molto probabile vi sarà una forma ibrida nell’organizzazione del lavoro, remoto e in presenza, con aziende, anche multinazionali, che si stanno preparando a un ritorno in ufficio, pur avendo verificato gli effetti positivi del lavoro remoto. Si andrà quindi verso un cloud ibrido e un graduale approccio al multicloud, con soluzioni e servizi erogati da più fornitori. Collante di tutto, sarà la sicurezza, che con smartworking e IoT ancora di più sarà un ambito sempre più protagonista e che andrà a crescere di più” conclude la country manager.

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