24/05/2017 di Redazione

Prima stretta di mano fra Longwave e Lantech

Le due aziende hanno avviato un piano di fusione graduale, che farà nascere un nuovo polo della network integration italiana, con un fatturato superiore ai 40 milioni di euro. Dietro l’operazione si cela Zucchetti.

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L’integrazione si farà, ma a piccoli passi. Parola di Longwave e Lantech, due aziende protagoniste del mercato italiano della network integration. Le società hanno infatti annunciato un accordo di fusione molto graduale. Al momento dunque non cambia nulla, in quanto i gruppi continueranno a operare con i rispettivi brand e strutture. I dettagli finanziari dell’operazione non sono stati rivelati, ma si sa che dietro al progetto si trova Zucchetti: l’azienda lodigiana aveva rilevato nel 2014 il 70 per cento di Longwave e ora si è trovata a possedere la stessa quota della nuova realtà. Il restante 30 per cento resta nelle mani del Ceo Lello Lelli, mentre Lantech viene assorbita all’interno di Zucchetti.

“Non abbiamo fretta e, soprattutto, intendiamo salvaguardare il valore e le competenze delle persone che lavorano con noi”, ha spiegato Lelli. “Per questo non abbiamo scelto di procedere subito con un merge completo. Solo le strutture commerciali fin d’ora non avranno più differenze nelle attività di vendita delle rispettive offerte. Per il resto, alcune figure saranno incaricate di stabilire il percorso più indicato per integrare le due società, in modo da produrre valore e non la semplice somma delle rispettive attività”.

Entrambe le realtà hanno costruito la propria storia nel mondo del networking, della sicurezza e dell’integrazione. Lantech è nata nel 1995 e nel tempo ha scelto di lavorare con numerosi vendor, come Fortinet, CheckPoint, Allot, F5, Riverbed o Infoblox. La crescita è stata lenta ma costante e ha portato oggi a un fatturato di circa 20 milioni di euro e un organico di un centinaio di persone.

“Abbiamo stabilito un forte legame con i nostri clienti”, ha raccontato il direttore commerciale e marketing della società, Nicola Barbiero, “e ci siamo progressivamente estesi anche alla gestione delle infrastrutture da remoto, con un Noc strutturato e una copertura geografica prevalente in Lombardia e Veneto”.

Longwave, invece, è partita nel 2001 e si è concentrata soprattutto sulle comunicazioni interne alle aziende, anche con strutture complesse, sposando negli ultimi anni in modo particolare l’offerta di Cisco e allargandosi così da telefonia e networking verso unified communication, videocomunicazione, sicurezza e data center. La società, che fa leva su una clientela prevalentemente concentrata in Emilia Romagna, ha realizzato 21 milioni di fatturato lo scorso anno e vanta un organico di 110 dipendenti.

 

Nicola Barbiero (Lantech) e Lello Lelli (Longwave)

 

“Le competenze delle nostre persone sono anche la nostra forza”, ha sottolineato Lelli, “ma ci siamo resi conto che il percorso di crescita andava razionalizzato e, allo stesso tempo, dovevamo allargare il nostro raggio d’azione. Con Lantech abbiamo pochissime aree di sovrapposizione, mentre ci completiamo sotto diversi punti di vista, non solo di copertura geografica, ma anche di offerta di servizi”.

La realtà che si creerà nel tempo con la progressiva integrazione potrà contare su un fatturato di partenza superiore ai 40 milioni di euro, una presenza estesa a buona parte del Nord e Centro Italia e una gamma di servizi che spazia dalla progettazione e gestione di infrastrutture di rete onsite a quella gestita in remoto, dalla sicurezza alla collaborazione, fino alla sicurezza.

 

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